La denuncia
«Non indossare il tuo cane»

La campagna di Animal Amnesty
La campagna di Animal Amnesty
Giovedì 19 Dicembre 2013, 21:54 - Ultimo agg. 22:12
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Morbidi, vaporosi, caldi. Guarniscono cappucci, polsini, colli di molti capi d'abbigliamento Ma quasi sempre quei peli sono ottenuti dalla lavorazione di resti animali. La denuncia è di Animal Amnesty. “Non indossare il tuo cane!” è lo slogan della loro campagna. «Cappelli, guanti, borse e altri accessori in pelliccia sono quasi sempre provenienti dal mercato cinese. Ogni anno due milioni di cani - soprattutto pastori tedeschi, chow-chow e anche tantissimi meticci e gatti, allevati appositamente o prelevati dalla strada, sono imprigionati e uccisi in maniera cruenta proprio per i loro manti. Perciò - continuano gli attivisti - non fidarti dell’etichetta o del prezzo economico: quella pelliccia nella maggior parte dei casi è tristemente vera. L'abbigliamento ecologico è l'unico che rispetta gli animali e non incentiva mercati illeciti».