Albettone, la proposta choc del sindaco: "Tassare i gay per aiutare le famiglie"

Albettone, la proposta choc del sindaco: "Tassare i gay per aiutare le famiglie"
Sabato 29 Agosto 2015, 19:18 - Ultimo agg. 30 Agosto, 10:24
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«Vedrei bene una tassa sugli omosessuali. Non potendo procreare non faranno figli, e allora mi chiedo: Chi porterà avanti la nazione?». L'eufemismo non è cosa per Joe Formaggio, il sindaco di Albettone (Vicenza) che si vanta di dormire con «il fucile sotto il cuscino», e che dopo le "sparate" contro Rom e immigrati ha messo nel mirino gli omosessuali. Persone da tassare - ha detto così ai microfoni dell'emittente "Antennatre" - dal momento che, non potendo avere figli, non partecipano con la progenie al pagamento dei tributi all'Erario.



Nessun attacco ai gay, ha cercato di minimizzare l'amministratore, ma il frutto di una riflessione e di due conti fatti con carta e penna: «visto che una coppia gay - ha detto Formaggio - non avrà mai dei figli, e che la nazione ha bisogno di nuovi bambini italiani, più coppie gay ci saranno e meno figli si avranno. In pratica la coppia gay si esaurisce con i due componenti, non ci saranno figli che continueranno a pagare le tasse e a portare avanti lo sviluppo della nazione». «La tassa - ha aggiunto - potrebbe servire per aiutare le famiglie con figli. Io ho tre figli e sono orgoglioso della mia famiglia».



Joe Formaggio, che ha mancato l'elezione alle ultime regionali in Veneto - dove si era candidato con Fratelli d'Italia a sostegno di Luca Zaia - non è del resto nuovo a dichiarazioni e iniziative plateali. Che lo hanno portato spesso sulle pagine dei quotidiani azionali. Ma gli hanno anche attirato l'attenzione delle Procure. Come quando nell'aprile scorso finì indagato a Vicenza per istigazione all'odio razziale (legge Mancino) dopo aver fatto affiggere nel paese cartelli di «divieto ai nomadi». Tolti subito dopo da Prefettura e Procura di Vicenza. Non volevano essere semplici divieti di sosta. Formaggio aveva spiegato di volere un «comune denomadizzato». «Ci sono stati dei furti in passato - aveva detto - quando erano state viste carovane e altri 'baldacchinì vari. Noi rotture di c... nel nostro comune non ne vogliamo. Facciamo come nel Far West, quando scrivevano gli avvisi alle porte del paese».



Il "sindaco-sceriffo" di Albettone era salito alla ribalta già in precedenza, guidando la protesta dei comitati cittadini all'indomani della tragica rapina alla gioielleria a Ponte di Nanto, quando il benzinaio Graziano Stacchio sparò ad un bandito - poi identificato in un nomade - uccidendolo.
Fu una sua idea la t-shirt con lo slogan «Io sto con Stacchio», poi adottata per la campagna sulla sicurezza da Fratelli d'Italia e Lega.