Terrorismo islamico, allarme attentati
con aerei libici dirottati sull'Italia:
l'intelligence teme un "11 settembre"

L'aeroporto di Tripoli durante i combattimenti
L'aeroporto di Tripoli durante i combattimenti
di Luca Lippera
Domenica 31 Agosto 2014, 18:18 - Ultimo agg. 21:27
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Gli aerei catturati dagli estremisti islamici all'aeroporto di Tripoli, in Libia, e in quello di Tabqa, l'ex roccaforte siriana caduta nelle mani delle milizie sanguinarie dell'Isis, sono motivo di forte preoccupazione anche per l'intelligence italiana. Il nostro sistema di controllo aereo in massima allerta perch l'ipotesi che i terroristi pensino di utilizzare i velivoli per un nuovo 11 settembre non affatto campata per aria. Roma, fa notare un funzionario dell'anti-terrorismo, a poco pi di un'ora di volo dalle coste libiche e sarebbe irresponsabile non predisporre piani nel caso in cui qualcuno stesse pianificando un attentato eclatante.

L'aeroporto di Tripoli è stato conquistato la scorsa settimana dalle milizie degli estremisti islamici che hanno gettato nel caos la Libia dopo la deposizione e l'uccisione del colonnello Gheddafi. Nello scalo, secondo i nostri servizi di informazione, c'erano decine di aerei passeggeri. Nessuno sa dire con esattezza quanti velivoli siano rimasti integri dopo settimane di attacchi e di colpi di mortaio. Ma viene ritenuto «altamente probabile» che diversi aeromobili siano ancora in grado di volare e non è escluso che il raid notturno compiuto giorni fa dai caccia di alcuni Paesi arabi avesse in realtà lo scopo di rendere inservibili gli apparecchi rimasti sulle piste e sui piazzali.

La preoccupazione, sebbene se ne parli meno possibile, è «reale». Tutti i centri civili e militari che tengono sotto controllo i cieli del Nord Africa e del Medio Oriente hanno ricevuto istruzioni affinché venga prestata la «massima attenzione» a velivoli di cui non sia possibile una immediata identificazione secondo i codici della navigazione. Stesse istruzioni hanno ricevuto, dai rispettivi comandi, le navi militari (ce ne sono di ogni bandiera) che sono in navigazione nel Mediterranei meridionale. Il timore è che i terroristi possano far decollare un aereo dalla Libia e tentare di colpire l'Italia o altri Paesi del'Europa meridionale.

A Tabqa, nel deserto siriano, i miliziani dell'Isis hanno catturato, insieme a uno dei più grandi arsenali del governo siriano, decine di aerei militari. «Decine di ufficiali e di soldati iracheni si sono uniti alle brigate del Califfato - fa notare la nostra intelligence - Sicuramente i piloti non mancano».

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