Puglia, olio di oliva fasullo: 16 arresti, nelle bottiglie rifiuti e residui di frittura

Puglia, olio di oliva fasullo: 16 arresti, nelle bottiglie rifiuti e residui di frittura
Giovedì 24 Luglio 2014, 15:58 - Ultimo agg. 16:01
2 Minuti di Lettura




L'indagine sul falso olio d'oliva biologico 100% italiano, che stamani ga portato ad Andria a 16 arresti e al sequestro preventivo di 15 aziende, ha permesso anche di apporre i sigilli a circa 400 tonnellate di olio dalle qualità organolettiche scadenti e/o contaminate. L'olio sequestrato - secondo le indagini della Guardia di Finanza - era miscelato con grassi di diversa natura contenenti fondami ed impurezze imputabili al circuito della raccolta degli oli esausti della ristorazione, nonchè di provenienza furtiva, oppure, scortati da documenti di accompagnamento indicanti natura e qualità diversi da quelli reali.



«Le analisi chimiche e organolettiche compiute su campioni di olio d'oliva venduti come biologico extravergine Made in Italy, hanno dimostrato che in quelle bottiglie, in alcuni casi, non vi era nulla che potesse essere definito neppure olio lampante, addirittura che possa essere definito commestibile, trattandosi di oli esausti, residui di frittura, ossia rifiuti che, anzichè essere smaltiti erano venduti e finivano sulle tavole di consumatori». Lo ha detto il responsabile dell'ispettorato repressione frodi di Bari, Luca Veglia, nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella procura di Trani sull'operazione che ha portato a 16 arresti e al sequestro preventivo di 16 aziende e di 400 tonnellate di olio di oliva scadente o contaminato.



«Si tratta di sostanze cancerogene e dannose per la salute degli ignari consumatori - ha aggiunto il pm Antonio Savasta - che invece hanno il diritto di sapere cosa c'è in quello che comprano e di scegliere i prodotti in base alle loro reali caratteristiche».




Leggi Il Mattino per tre mesi a soli 9.99€ - Clicca qui per la PROMO