Arriva Taxi Security, webcam e satellitare per ottomila vetture

Arriva Taxi Security, webcam e satellitare per ottomila vetture
di Camilla Mozzetti
Mercoledì 13 Maggio 2015, 05:55 - Ultimo agg. 25 Maggio, 16:02
3 Minuti di Lettura

Non si è fatto attendere e ancora prima di ricevere le richieste dei sindacati, cooperative e associazioni, l'amministrazione capitolina ha messo sul tavolo il proprio piano sicurezza per i quasi ottomila conducenti delle auto bianche della Capitale.

Si chiama “Taxi Security” il sistema studiato dall'assessore alla Mobilità del Campidoglio, Guido Improta, e sottoposto ieri ai sindacati e alle cooperative di categoria, riunite in commissione consultiva. Si sposa in pieno la tecnologia, la geo-localizzazione e l'immediatezza degli allarmi attraverso dei dispositivi da installare nelle vetture e una sala operativa pronta a raccogliere gli sos in tempo reale.

IL DECODER

Dopo quanto accaduto alla tassista aggredita e poi violentata a Piana del Sole non distante dall'Aurelia, l'assessorato alla Mobilità offre nell'immediato una soluzione - da rendere operativa prima dell'inizio del Giubileo - per ridurre drasticamente il numero delle aggressioni e dei tentati furti: i tassisti potranno dotarsi di un dispositivo (dell'ampiezza di un piccolo decoder) che, grazie a un modem gprs, in caso di pericolo, potrà immediatamente localizzare la vettura.

Si potranno attivare, inoltre, altri due servizi, come un sistema di ascolto audio silente e una o più piccole videocamere.

I dispositivi saranno collegati a una sala operativa che si occuperà di contattare le forze dell'ordine. Su dove attrezzare la sala, e a chi farla gestire, restano aperte diverse ipotesi.

La cabina di regia potrebbe sorgere direttamente negli uffici dell'agenzia per la Mobilità o essere demandata al gestore che si occuperà di fornire l'attrezzatura.

I COSTI

Il costo per ogni impianto oscilla intorno ai 250 euro a tassista e sarà coperto in prima battuta dalle casse del Campidoglio per un importo di un milione 750mila euro. Il servizio sarà poi erogato in comodato d'uso perché oltre all'attrezzatura, sarà fornita una manutenzione e un help desk attivo 24 ore su 24.

Per fare un esempio, un tassista del 3570, la cooperativa con più di trecento conducenti, dovrà pagare, per usare il sistema di sicurezza, 15 euro al mese. L'importo sale a 20 euro se la cooperativa ha tra i 100 e i 300 autisti.

I SINDACATI

Il progetto elaborato dall'assessore Guido Improta risponde alle richieste dei sindacati e delle cooperative. Nell'incontro avvenuto in commissione consultiva, ieri, dove l'ordine del giorno è stato sovvertito per affrontare il nodo sicurezza, i rappresentanti di categoria si sono mostrati favorevoli all'iniziativa.

Del resto è quello che chiedevano: «Proponiamo all'amministrazione - si leggeva in una nota congiunta diramata dalle principali sigle sindacali come Uil trasporti, Fit Cisl Taxi, Ugl Taxi - di estendere a tutti i tassisti un sistema di geo localizzazione che possa consentire a tutti gli operatori, in caso di necessità, di lanciare una richiesta d'aiuto». Le parti torneranno a incontrarsi martedì prossimo.

Tuttavia, lo sciopero indetto dalla Uil Trasporti per il prossimo 9 giugno resta confermato. L'idea di dover pagare un servizio per la sicurezza, anche se si tratta di poche decine di euro al mese, non va giù a qualche sindacato, in primis all'Ugl Taxi.