Rapirono la figlia in Brasile: arrestato imprenditore e la compagna dominicana

Rapirono la figlia in Brasile: arrestato imprenditore e la compagna dominicana
di Roberto Ortolan
Sabato 23 Maggio 2015, 21:20 - Ultimo agg. 24 Maggio, 00:07
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PEDEROBBA (TREVISO) - I carabinieri di Romano d’Ezzelino (Vi) li hanno convocati in caserma con la scusa di dover notificare un atto, ma poi hanno esibito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere con le ipotesi di sottrazione di minore, rapimento e sequestro di persona.



È finita nel peggiore dei modi, ieri, la giornata di Paolo Ceccato, imprenditore di Pederobba, e della compagna Elida Isabel Feliz che abitano appunto nel Bassanese a Romano. Lei è stata trasferita in carcere a Verona, lui a Vicenza. «Mi sembra una storia inverosimile - spiega l'avvocato difensore Paolo Salandin - Non c'erano le esigenze cautelari. Ma è stato eseguito un mandato di cattura internazionale richiesto dalla magistratura brasiliana».



Solo qualche giorno fa Paolo e Isabel, accompagnati dal proprio legale, si erano recati in Procura a Vicenza per chiarire la propria posizione in merito a una vicenda scoppiata alcuni mesi fa. «Isabel e le tre figlie - aggiunge l'avvocato Salandin - erano appena rientrate da Santo Domingo. Nessuno in Procura ha fatto cenno a mandati di cattura. Oggi chiederò spiegazioni al giudice. Ma per ora non sappiamo nemmeno quanto sarà celebrata l'udienza di convalida».



Al centro del caso un fantomatico rapimento: quello di una bimba, che oggi ha 10 anni (una delle tre figlie della coppia di Pederobba), che sarebbe stata rapita alla famiglia brasiliana che l’aveva adottata. A ordinare il sequestro, portato a termine da una banda di criminali armati fino ai denti, sarebbero stati, per gli inquirenti brasiliani, proprio Paolo e Isabel. La bimba poi venne portata in Italia. Secondo la giustizia brasiliana quella bambina, una delle tre figlie di Ceccato, sarebbe stata rapita a genitori residenti a Cuiabà nel Mato Grosso.



Dalla loro denuncia la polizia brasiliana si mise in moto e individuò la bambina a Cassola, dove andava a scuola con le due sorelline. Così i brasiliani chiesero l'arresto di Ceccato e della compagna. Il caso non è semplice. La bambina per la giustizia brasiliana è dei genitori di Cuiabà. Ma per quella italiana deve stare con i genitori italiani.



E il rapimento? «Un paradosso - spiegò l’avvocato Salandin - . Anni fa i genitori naturali ebbero una disavventura in Brasile. Vennero arrestati e fornirono nomi falsi. Affidarono così la figlia a una famiglia di amici. Se venne adottata lo fu a loro insaputa. Scontata la pena, tornarono in Italia e la bimba rimase in Brasile, ma mandarono amici a prenderla. Probabilmente la coppia brasiliana si è affezionata alla piccola e si è inventata il rapimento per riaverla. Ma la bimba - conclude il legale - ha già due genitori».