Bimba morta di tumore a 4 anni, indagati due medici: «Sottovalutarono la patologia»

Bimba morta di tumore a 4 anni, indagati due medici: «Sottovalutarono la patologia»
di Davide Manlio Ruffolo
Giovedì 29 Gennaio 2015, 09:12 - Ultimo agg. 09:34
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Sottovalutano un disturbo oculare di una bambina di 4 anni che, in realtà, celava un tumore rivelatosi fatale. La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per 2 medici, un oculista e un neurologo, dell'ospedale Bambin Gesù, accusati di omicidio colposo.



La vicenda risale ai primi mesi di aprile 2007 quando i genitori notarono che la loro bambina presentava un evidente disturbo agli occhi. I suoi globi oculari, infatti, avevano movimenti involontari e gli episodi erano tutt'altro che sporadici. Spaventati dal problema, decisero di prenotare una visita al Bambin Gesù.



Il 16 aprile del 2007 la bambina venne visitata da un oculista della clinica romana. Questi, secondo quanto dichiarato nel capo d'imputazione, diagnosticava un “nistagmo (movimento involontario degli occhi, costituito da una serie di scosse che si succedono ritmicamente, ndr) intermittente associato a pallore dei dischi ottici”. Il medico, al termine della visita, prescrisse diversi esami fra cui una PEV, una visita ortottica e una neurologica. Le visite prescritte vennero effettuate in day hospital il 19 dello stesso mese, presso il Presidio di Palidoro del Bambin Gesù.



La visita neurologica venne realizzata da uno specialista che, rivolgendosi ai genitori, li avrebbe rassicurati sostenendo che, nonostante la presenza di un forte nistagmo, la bambina non presentava problemi motori, presagio di una grave patologia. Lo stesso neurologo prescrisse una cura cortisonica di 20 giorni. Ma la terapia non portò i frutti sperati. Anzi.

La bambina sembrava peggiorare sempre più, tanto che i genitori decisero di riportarla sia dal neurologo che dall'oculista del Bambin Gesù.



Secondo il capo d'imputazione, entrambi confermarono le loro diagnosi “pur in assenza di remissione dei sintomi già constatati se non, addirittura, in presenza di un loro peggioramento” senza prescrivere ulteriori esami. Ma la situazione, nonostante le rassicurazioni, continuò a peggiorare.

Così, il 15 marzo del 2008, la bambina venne portata all'ospedale Gemelli per farla visitare da un altro medico. Questi diagnosticò un tumore cerebrale che, il 21 dicembre del 2009, che ne causò il decesso.