Caritas è diventata un obiettivo perché «in nome di un ipocrita umanitarismo di facciata ed un falso filantropismo, trova motivo di speculazione ed interesse, proponendo un pericolosissimo modello di integrazione volto solo ed esclusivamente a ridurre i popoli in una poltiglia indifferenziata». 'Avvenire' riporta che sono 10 le Diocesi in cui alla Caritas sono arrivate queste minacce e provocazioni xenofobe: Como, Brescia, Crema, Lodi, Reggio Emilia-Guastalla, Piacenza-Bobbio, Trento, Mestre, Vicenza e Treviso. Non si tratta della prima volta che Veneto Skinheads compie azioni di questo tipo: lo aveva fatto, ad esempio, il 28 ottobre a Mantova e Suzzara davanti alle sedi della Caritas e del Pd.
A Como il blitz è stato fatto contro la sede della segreteria cittadina del Partito Democratico e la sede del servizio «Porte aperte» della Caritas di Como.
Anche in questo caso i militanti di estrema destra per rivendicare il gesto, hanno lasciato un manichino dipinto con i colori della bandiera italiana all' esterno degli ingressi di Pd e Caritas, e hanno affisso un nastro bianco e rosso e due volantini, uno simile a un annuncio funebre. Nei manifesti si denuncia. L' assalto notturno è stato denunciato sia ai carabinieri della stazione di Como che agli agenti della Digos della Questura.