Torino, incendio alla cavallerizza reale, danni gravi al patrimonio Unesco

Torino, incendio alla cavallerizza reale, danni gravi al patrimonio Unesco
Sabato 30 Agosto 2014, 08:38 - Ultimo agg. 31 Agosto, 21:06
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​Fiamme nella notte alla Cavallerizza Reale, storico complesso architettonico del centro di Torino dichiarato patrimonio dell'umanit dall'Unesco ma da tempo in stato di abbandono e occupato da un collettivo. Si è trattato di un incendio doloso, appiccato con cinque bottiglie di liquido infiammabile trovate in mattinata da carabinieri e vigili del fuoco. A essere colpito è stato il Circolo dei Beni Demaniali, erede dello storico circolo dei dipendenti della Casa Reale.



Un'istituzione ultracentenaria che conta oggi circa 400 soci e che, fino a tre mesi fa, rappresentava la sola forma di associazionismo rimasta all'interno del complesso. Dallo scorso 23 maggio, invece, la gran parte degli spazi è stato occupato dalla Assemblea Cavallerizza, un collettivo che fonde artisti e antagonisti e che chiede al Comune, proprietario degli immobili, di non vendere l'edificio a privati ma di recuperarlo e valorizzarlo con progetti culturali. Per ora gli investigatori, coordinati dal pm Francesco La Rosa, non si sbilanciano su possibili moventi dell'attentato incendiario. È possibile che si volesse colpire il solo Circolo dei Beni Demaniali, ma anche danneggiare l'intera struttura che «danneggiata perde senz'altro valore», dicono Gianni Galliano, presidente del circolo stesso, e Giulia Druetta, rappresentante di Assemblea Cavallerizza. Ci sarebbero tre sospettati, tre «giovani barbuti», come li ha definiti il custode.



«Hanno chiesto di andare in bagno all'interno del circolo - dicono i testimoni - e poi non sono più usciti». Avrebbero avuto il tempo di strappare dei rotoli di tovaglia di carta, versarvi il contenuto delle cinque bottiglie e appiccare il fuoco. Per la fuga «potrebbero essere poi passati da una finestra in alto», dice Galliano. È andata completamente distrutta la sala biliardo, come buona parte del tetto. «Abbiamo avuto danni per 50mila euro soltanto di materiale - dice il presidente -. Ma per le strutture il danno è del Comune».



«Grande preoccupazione» è stata espressa dagli assessori Giuliana Tedesco e Gianguido Passoni, che parlano di «un atteggiamento incomprensibile, un gesto che avrebbe potuto provocare conseguenze anche maggiori dei danni». Secondo Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione comunista, «bisogna far luce sull'episodio, ma nel contempo è più che mai necessario bloccare la svendita del complesso». È la stessa posizione degli occupanti. «Oggi sono state decine le persone che hanno voluto firmare il nostro appello affinchè si blocchi la trattativa per la cessione della Cavallerizza» ha detto la presidente e portavoce della Associazione Cavallerizza.










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