Cocò, 3 anni, ucciso brutalmente nel 2014: le sue sorelline vivono in uno posto segreto

Cocò Campolongo
Cocò Campolongo
Giovedì 30 Luglio 2015, 18:22 - Ultimo agg. 18:58
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COSENZA - Le due sorelline di Cocò Campolongo, il bambino di tre anni ucciso insieme al nonno e a una donna marocchina a Cassano all'Jonio nel gennaio 2014, sono state allontanate dalla famiglia e portate in una località segreta lontana dalla Calabria.

A nulla è valso l'appello del leader del movimento Diritti Civili Franco Corbelli, che aveva chiesto ai giudici del Tribunale dei Minori di Catanzaro di non separare le bambine dai genitori.







Il padre Nicola Campolongo si trova agli arresti domiciliari mentre la madre Antonio Iannicelli è tornata in carcere per scontare una vecchia pena.



Il piccolo Cocò ha vissuto in cella con lei a Castrovillari, dove era detenuta, fino all'età di tre anni, poi venne affidato al nonno. Una fatalità costata la vita al bimbo, trovatosi vittima dell'agguato teso da soggetti rimasti ancora ignoti al nonno Giuseppe Iannicelli.



Il corpo dell'uomo, del nipotino e della compagna marocchina del primo vennero trovati bruciati in un'auto a Cassano.