Udine. I clienti pagano ma arrivano le cartelle di Equitalia: commercialista ruba 2 milioni di euro, scoperto

Udine. I clienti pagano ma arrivano le cartelle di Equitalia: commercialista ruba 2 milioni di euro, scoperto
Lunedì 20 Aprile 2015, 15:28 - Ultimo agg. 15:30
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UDINE - La Guardia di Finanza di Udine ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip nei confronti di tre familiari di un commercialista indagato per ripetute condotte di appropriazione indebita delle somme conferitegli dai clienti dello studio per l'assolvimento degli obblighi fiscali.



Le indagini, partire dalle denunce di molti clienti che si erano visti recapitare cartelle esattoriali dall'amministrazione finanziaria per i mancati pagamenti delle imposte, hanno ricostruito condotte di appropriazione indebita di denaro per circa 1,7 milioni di euro.



Le Fiamme gialle hanno ricostruito anche l'effettiva destinazione delle somme ricevute dal commercialista e poi illecitamente impiegate per altri fini. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, il denaro sarebbe transitato su diversi conti bancari intestati a moglie, figlio e sorella del commercialista e a società a loro riconducibili. Denaro poi utilizzato per acquistare immobili. Le Fiamme gialle hanno posto sotto sequestro denaro contante, 11 immobili e terreni per 176.000 metri quadri. I familiari sono indagati in concorso per riciclaggio di proventi illeciti mentre il commercialista per appropriazione indebita aggravata.



La vicenda del commercialista, un professionista di Rivignano (Udine), era stata portata all'attenzione nazionale da parte del programma televisivo Rai 'Mi manda Raitre' del 2014, dove alcuni clienti del commercialista indagato avevano raccontato la loro delicata situazione in quanto destinatari di cartelle esattoriali emesse da Equitalia per mancati versamenti di imposte, originati proprio dalle appropriazioni del denaro che era stato conferito al commercialista per adempiere a tali obblighi. Alla trasmissione aveva preso parte l'avvocato del commercialista friulano riferendo che il suo assistito «non intendeva sottrarsi alle sue responsabilità e che aveva intenzione di risolvere la situazione». Le successive indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Udine hanno appurato che il denaro oggetto di appropriazione veniva impiegato da parenti del commercialista per acquisti immobiliari, ora tutti indagati per reato di riciclaggio e destinatari di provvedimenti di sequestro di beni.



«L'Ordine dei dottori commercialisti di Udine ha emesso un provvedimento di sospensione a tempo indeterminato nei confronti del commercialista indagato, circostanza che auspicabilmente dovrebbe perlomeno precludere il ripetersi di siffatte condotte».



Lo ha reso noto all'ANSA il Comandante provinciale della Guardia di finanza di Udine, Stefano Commentucci, in relazione alle indagini che hanno individuato appropriazione indebita per 1,7 milioni di euro. «La normativa sulla prevenzione riciclaggio già prevede il divieto di trasferimenti di disponibilità contanti superiori a mille euro - ha proseguito Commentucci con suggerimento agli utenti - tuttavia, prescindendo da tale obbligo, è fondamentale che, specie in ambiti di prestazioni con incarichi professionali, i relativi pagamenti vengano perfezionati con modalità documentali e tracciabili ovvero con bonifici o assegni. Ciò consente, in presenza di problematiche, di poter dar corso con più facilità alle relative procedure risarcitorie o denunce». In tal senso il comandante provinciale della Fiamme gialle ha riferito che «nelle stesse indagini sul caso odierno, abbiamo avuto alcune difficoltà per ricostruire e provare le dazioni effettuate al commercialista in denaro contanti», e l'attuale quadro normativo non consente agli «sfortunati» clienti del commercialista di ottenere abbonate le obbligazioni fiscali originate dalle condotte di appropriazione del commercialista, in tal caso i pagamenti delle tasse sarebbero comunque dovuti. Fermo restando possibili azioni risarcitorie per le quali sono stati effettuati su delega dell'Autorità Giudiziaria di Udine provvedimenti di sequestro.