Disabile discriminato al parcheggio: «Non cammini? Potevi stare a casa»

Disabile discriminato al parcheggio: «Non cammini? Potevi stare a casa»
di Fulvio Fioretti
Martedì 6 Ottobre 2015, 17:51 - Ultimo agg. 18:01
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Disabile e invalido, con difficoltà motorie, gli impediscono di parcheggiare vicino all'ingresso. E lui accusa: «Mi hanno detto che se non cammino potevo starmene a casa. È stata una discriminazione». Renzo Bottega, disabile e invalido civile di 54 anni, residente in paese è una furia. È successo domenica sera durante l'ultima serata di Bagnolo in Festa, organizzata dalla Polisportiva Valcervano con il comune nell'area polivalente. Per partecipare, come genitore, alla quarta edizione del ballo delle debuttanti, le neodiciottenni di Bagnolo, Bottega, reduce da un recente intervento alle gambe che lo costringe a camminare faticosamente con le stampelle, ha chiesto di poter parcheggiare vicino all'entrata. Ma la risposta che ha ricevuto lo ha lasciato allibito: «Se non sei in grado di camminare potevi rimanere a casa: questo mi ha detto uno dei volontari in servizio - conferma l'invalido -. Così ho parcheggiato dove ho potuto e pian pianino sono riuscito ad accedere, con le stampelle. Il problema è che in queste manifestazioni organizzate da pro loco e associazioni non pensano mai a predisporre parcheggi provvisori per disabili».



Il sindaco Loris Dalto, presente alla serata non si è accorto di nulla: «Trovo strano l'accaduto, bisogna vedere come si è relazionato quel signore con i volontari. In genere il loro atteggiamento è improntato a grande correttezza. Probabilmente non hanno consentito di parcheggiare l'auto in un luogo che poteva essere d'intralcio per qualche emergenza». Situazione confermata anche da Giordano Bruno Da Re, presidente della Protezione civile, che domenica in qualità di semplice volontario, come altri, era addetto ai parcheggi: «Abbiamo dato una mano all'organizzazione per indicare i parcheggi. Quel signore comunque lo abbiamo fatto parcheggiare relativamente vicino all'entrata: ci fosse stato un cartello di parcheggio disabili ci sarebbe stato il posto libero, ma non dipendeva da noi».