Ecoreati, arriva il carcere per chi inquina: «Mai più terra dei fuochi ed eternit»

Ecoreati, arriva il carcere per chi inquina: «Mai più terra dei fuochi ed eternit»
di Gerardo Ausiello
Mercoledì 20 Maggio 2015, 11:02 - Ultimo agg. 12:49
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Via libera definitivo del Senato alla legge che introduce cinque nuovi reati contro i criminali ambientali, quelli responsabili della Terra dei fuochi e di altre emergenze in tutto il Paese. È una svolta strategica, invocata per decenni da ecologisti, sindaci e tecnici perché finalmente d'ora in avanti i danni all'ambiente non saranno più considerati contravvenzioni, quindi reati di serie B, ma delitti. Ci saranno cioè pene più severe e un allungamento dei termini di prescrizione, in certi casi fino a 30 anni. L'ok nell'aula di Palazzo Madama (170 voti a favore, 20 contrari e 21 astenuti) è arrivato al termine di un complesso iter, ritardato per effetto di alcune modifiche compiute dalle due Camere, l'ultima delle quali a Montecitorio per scongiurare il blocco delle trivellazioni dell'Eni causato dall'approvazione di un emendamento proprio al Senato.



«Provvedimenti attesi da decenni diventano leggi. Oggi sui reati ambientali. È proprio #lavolta buona», scrive in un tweet il premier Matteo Renzi mentre il presidente del Senato Pietro Grasso pone l'accento sui «ritardi» del passato. Di «giornata storica» parla invece il ministro della Giustizia Andrea Orlando, secondo cui «una vicenda come quella di Eternit con una legge come questa non sarà più possibile». Ma quali sono gli ecoreati istituiti dal provvedimento? Innanzitutto quello di inquinamento ambientale. Nel testo si legge che «chi cagiona una compromissione o un deterioramento rilevante dello stato del suolo, del sottosuolo, delle acque o dell'aria; dell'ecosistema, della biodiversità, anche agraria, della flora o della fauna selvatica, è punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da 10mila a 100mila euro».



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