Il ritorno della gabbia come nel G8 di Genova
Così la città di Milano è in balia dei violenti

Il ritorno della gabbia come nel G8 di Genova Così la città di Milano è in balia dei violenti
di Simone Canettieri
Venerdì 1 Maggio 2015, 17:01 - Ultimo agg. 2 Maggio, 08:38
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Come a Genova, per il G8. Come a Roma, per la manifestazione di Salvini di qualche settimana fa. Ecco il ritorno della gabbia. La cancellata posizionata dalla polizia per sbarrare la strada in situazioni considerate ad alta tensione ritorna d'attualità in queste ore. E diventa subito l'immagine di una città in preda ai violenti, ai professionisti dello sfascio. L'argine dello Stato contro i contestatori che alle idee preferiscono i muscoli e molotov.



Lo scorso 28 febbraio, a Roma, la gabbia è stata piazzata all'Esquilino, in piazza Vittorio, per separare la manifestazione dei centro sociali dal corteo di Casapound. Ma è stato solo materiale per i fotografi e per i residenti impauriti, nessuno scontro né tafferugli, quel giorno. Zero contatti.



Al contrario di quanto accadde a Genova nel 2001: le gabbie non arginarono la violenza degli uomini vestiti di nero a caccia di simboli da bruciare. E adesso tocca a Milano, nel giorno dell'Expo, l'immagine di una città in gabbia.
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