Torturato dai rapinatori, pensionato decide di uccidersi: «Temo ritornino»

Torturato dai rapinatori, pensionato decide di uccidersi: «Temo ritornino»
di Vittorino Compagno
Giovedì 24 Aprile 2014, 09:20 - Ultimo agg. 09:32
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VENEZIA - Si ucciso otto giorni dopo avere subito una brutale rapina in casa. Lo scorso 14 aprile il 71enne Giuliano Battiston era stato vittima in pieno giorno di una rapina nella sua abitazione a Campagna Lupia (Venezia).



I due banditi che erano entrati in casa attraverso i campi lo avevano torturato e ferito ad un fianco con un coltello per un misero bottino, 100 euro che l'uomo aveva nel portafoglio.



Ci sarebbe uno scritto che Battiston avrebbe lasciato sopra il tavolo della cucina prima di mettere in atto il gesto suicida. Una lettera che conterrebbe anche delle accuse. Secondo voci raccolte tra chi lo conosceva, l'uomo avrebbe riconosciuto i due rapinatori e proprio per tale motivo sarebbe stato minacciato duramente dai banditi. Forse addirittura ricattato. «Ho molta paura e temo che ritornino. Questa notte non ho mai dormito perché mi vedevo sempre davanti i banditi». Così si era espresso Battiston all'indomani della rapina subita.