Intercettazioni, il direttore Cusenza sul “Fatto”: «Paletti sacrosanti. I cronisti siano meno pigri»

Intercettazioni, il direttore Cusenza sul “Fatto”: «Paletti sacrosanti. I cronisti siano meno pigri»
Sabato 25 Luglio 2015, 11:30 - Ultimo agg. 29 Luglio, 09:06
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«L'esigenza di una regolamentazione sulle intercettazioni è sacrosanta, anche tenendo conto degli errori del passato. I fatti di cronaca di questi giorni poi evidenziano i limiti di un sistema che ha molte falle». Lo dice il direttore del Messaggero, Virman Cusenza, intervistato dal Fatto Quotidiano in merito alla questione delle intercettazioni.



Il quotidiano diretto da Marco Travaglio riporta le opinioni di diversi direttori di grandi testate, fra cui Luciano Fontana del Corriere della Sera, Lucia Annunziata dell'Huffington Post e Vittorio Feltri del Giornale.



Ma Cusenza evidenzia anche gli errori del giornalismo sulla questione: «Credo che a volte le intercettazioni da parte della stampa siano state usate a sproposito. E che hanno reso un po' pigri i giornalisti, che preferiscono fare il copia e incolla delle ordinanze e dei fascicoli giudiziari piuttosto che indagare e cercarsi le fonti giuste».