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Loris, il padre non ha visitato Veronica. «Se non scopro la verità impazzisco»
Lunedì 22 Dicembre 2014, 14:17 - Ultimo agg. 19:00
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RAGUSA - Parole dure quelle di Davide Stival, padre del piccolo Loris che attraverso il suo legale fa sapere: «Se non scopro al più preso la verità su quanto è realmente accaduto, rischio di impazzire».

Secondo quanto riportato da La Stampa non sarebbe ancora andato a trovare in carcere la moglie, Veronica Panarello, accusata dell’infanticidio, né è prevista una visita nei prossimi giorni.

«Quella di costituirsi parte civile è una scelta tecnica che valuteremo assieme io e il mio assistito».

Così Daniele Scrofani, avvocato di Davide Stival, padre del piccolo Loris, il bambino morto lo scorso 29 novembre. «Al momento parlarne è assolutamente prematuro perchè siamo nella fase delle indagini e non c'è un imputato. Se e quando si andrà a processo, valuteremo la strada migliore da intraprendere». Il legale dice inoltre che Stival non avrebbe ricevuto dalla moglie, Veronica Panarello, madre di Loris accusata dell'omicidio del figlio, la lettera in cui la donna affermerebbe «Siamo sposati da ben dieci anni e ancora non mi conosci davvero? Come puoi nutrire dubbi sulla mia colpevolezza nell'omicidio di nostro figlio?».

LE SCUSE DELLA SORELLA Intanto però, nel vortice della polemica, arriva una voce che conforta Veronica, quella della sorella, una delle prime ad aver sospettato di lei. «Veronica scusa per tutto quello che ho detto, ma c’era la rabbia, perché è venuto a mancare il tuo bimbo, il mio nipotino. L’ho visto nascere Loris, ti chiedo scusa sei la mia sorellina, ti chiedo scusa e ti amo. Perdonami per quello che ho detto, perdonami. Voglio venirti a trovare».