Omicidio in Chinatown: fermato l'assassino che aveva sparato e ucciso un 36enne

Omicidio in Chinatown: fermato l'assassino che aveva sparato e ucciso un 36enne
Domenica 1 Marzo 2015, 15:46 - Ultimo agg. 16:54
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MILANO - A Chinatown è tempo di ristrutturazione delle gang giovanili che caratterizzano gli ambienti criminali cinesi. A farne le spese è stata una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, Xipu Hu, di 36 anni, morto dopo essere stato ferito a colpi di pistola insieme a un connazionale tra venerdì e sabato notte. Per il suo omicidio i carabinieri di Milano, a tempo di record, hanno fermato a Prato Yongxiao Hu, di 23 anni. Il presunto assassino, soprannominato Wenjie, ha precedenti per armi, stupefacenti (spaccio all'interno di bande giovanili cinesi), resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento e violazione delle leggi sull'immigrazione. È stato arrestato ieri sera

alla stazione centrale di Prato, appena sceso dal treno che aveva preso nel pomeriggio, a Milano, per raggiungere alcuni amici, suoi connazionali, con l'intenzione di lasciare l'Italia.

Wenjie era già noto ai carabinieri che indagano sull'omicidio di Xipu Hu, perchè arrestato in una precedente inchiesta sulle bande giovanili cinesi e incarcerato nel 2011.

Nell'agosto del 2013 era stato rimesso in libertà. Ed evidentemente era tornato a bazzicare Chinatown con le stesse intenzioni di un tempo. Un segnale preoccupante.

La sera dell'omicidio, nel karaoke c'erano due gruppi con velleità di egemonia: quello composto dai più giovani ha avuto la meglio nella lite con i connazionali più grandi, che festeggiavano il compleanno della vittima. Così la rissa è culminata nel ferimento a colpi di pistola sparati da breve distanza, per uccidere. Ora gli investigatori attendono di individuare gli altri presenti, e di chiarire il movente. Ad aiutarli, ancora una volta, alcune testimonianze, che confermano la fine della

tradizionale omertà cinese nel quartiere.