Milano, spara al semaforo per gelosia all'amante della moglie: arrestato un 47enne

Milano, spara al semaforo per gelosia all'amante della moglie: arrestato un 47enne
Lunedì 24 Novembre 2014, 15:27 - Ultimo agg. 17:39
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MILANO - Motivo passionale il tentato omicidio avvenuto il 18 luglio scorso a Seveso, in via Sperlunga: l'autore é stato arrestato ieri sera dai carabinieri di Seregno. Si tratta di un 47enne italiano incensurato, marito dell'amante della vittima, un idraulico 40enne italiano incensurato. L'uomo, residente a poche centinaia di metri dal luogo del delitto, era stato colpito con un fucile a pallettoni mentre era fermo ad un semaforo a bordo del suo Dobló Fiat giallo.

Ad allertare i carabinieri erano stati alcuni residenti dopo aver udito 2 sparo alle 6 di mattina.

Giunti sul posto i militari avevano rinvenuto il veicolo danneggiato visibilmente sulla fiancata destra, la vittima, J.L., era stata colpita da uno dei due colpi sull'avambraccio destro, sul collo e sul ventre, l'altro aveva danneggiato la portiera, lo zaino e il marsupio della vittima che le hanno salvato la vita.

Le attivitá investigative sono iniziate nell'immediato sentendo i parenti della vittima e i vicini di casa, ascoltando intercettazioni telefoniche e analizzando uno scaldacollo trovato nella boscaglia sul lato destro della strada, lato di provenienza degli spari. L'arma non é mai stata trovata ma dalle analisi del DNA effettuate dai Ris di Parma é stato individuato il responsabile del ferimento: il marito dell'amante della vittima. A quanto emerso dalle testimonianze, la relazione durava da circa un anno ed era nota tra familiari e vicini, la scintilla tra i due amanti era scoccata accompagnando i rispettivi figli ad una partita di pallone, abitavano a qualche numero civico di distanza, a Seveso, ed erano soliti incontrarsi in motel della zona. Ieri sera i carabinieri hanno eseguito l'ordine di custodia cautelare in

carcere emesso dal Gip di Monza nei confronti di Romeo Annunziato, l'uomo é un piccolo imprenditore nel campo edile ora in carcere a Monza denunciato anche per detenzione abusiva di arma da caccia. Il 47enne era infatti in possesso di un porto d'armi per la caccia ma non aveva denunciato il fucile a pallettoni usato per il tentato omicidio. A quanto riferito dai militari l'autore del delitto non se la

sarebbe presa con la moglie traditrice e durante le indagini aveva volontariamente dato disponibilità per l'esame del DNA, lui come il fratello, risultato estraneo ai fatti e spesso visto in compagnia della famiglia dell'arrestato.

Tale disponibilitá aveva sorpreso gli inquirenti subito peró insospettiti dal fatto che Annunziato aveva cambiato l'utenza telefonica dopo 12 anni, poche ore dopo la sparatoria, dando inoltre come residenza l'indirizzo dei genitori, in Calabria. Sul corpo dell'uomo, quando era stato sentito dai carabinieri, erano stati anche rinvenuti numerosi graffi superficiali, compatibili con i rovi della boscaglia da cui ha sparato.