Monza, viene sottoposta ad aborto, le lasciano il feto nell'utero

Monza, viene sottoposta ad aborto, le lasciano il feto nell'utero
Martedì 16 Giugno 2015, 18:49 - Ultimo agg. 20:02
2 Minuti di Lettura
Una donna ha denunciato alla Procura di Monza i medici di un ospedale brianzolo dove sarebbe stata sottoposta ad un'interruzione di gravidanza necessaria perchè il feto non dava segni di vita, ma l'intervento non sarebbe stato portato a compimento.



Il giorno successivo infatti stava ancora male e in un altro ospedale avrebbero constatato che il feto era ancora nell'utero provvedendo quindi alla rimozione. La Procura di Monza ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche della donna di tutti e due gli ospedali.



Il primo aborto,che secondo la denuncia non sarebbe stato portato a termine, si è svolto nell'ospedale di Desio (azienda ospedaliera di Desio e Vimercate), in provincia di Monza. Secondo la sua denuncia a fine maggio la donna, 38 anni, aveva appreso, durante una visita di controllo presso la sua ginecologa di fiducia a Milano, che il feto, alla dodicesima settimana di vita, non aveva più il battito del cuore.



Si era messa immediatamente in contatto con l'ospedale più vicino a casa, quello di Desio, dove le era stato fissato un appuntamento per il mattino seguente. Accompagnata dal marito, prima di entrare in sala operatoria aveva anche chiesto espressamente un successivo esame approfondito sul feto per poter capire le cause del decesso. A intervento ultimato la donna è tornata a casa con il marito.



Ma il giorno seguente il senso di malore si è fatto sempre più intenso fino a causarle dei forti dolori all'addome.
La donna è andata a farsi visitare all'ospedale di Melzo (Milano), dove i medici le hanno riscontrato un principio di setticemia causato dalla presenza del feto morto ancora in utero. È stata quindi sottoposta ad un secondo intervento.