Morto a 17 anni durante il calcetto a scuola, ​il prof accusato di omicidio colposo

Il campo da calcetto luogo della tragedia (Toiati)
Il campo da calcetto luogo della tragedia (Toiati)
di Davide Manlio Ruffolo
Mercoledì 4 Marzo 2015, 08:45 - Ultimo agg. 09:33
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Aveva 17 anni il ragazzo che, il 10 maggio del 2012, morì durante una partitella di calcetto disputata durante l'ora di Educazione fisica, nel istituto agrario che frequentava.



Un terribile evento per il quale è finito sotto processo, con l'accusa di omicidio colposo, il docente di ginnastica che, secondo l'accusa, non avrebbe impedito al giovane di svolgere l'attività fisica, Un problema cardiaco, come indicato in un certificato medico datato settembre 2011, infatti riportava: “è controindicato lo svolgimento di ogni attività sportiva in attesa di ulteriori accertamenti”. In seguito al primo certificato, secondo la difesa, ne sarebbero stati prodotti altri fra cui uno datato 30 gennaio del 2012 secondo cui il giovane poteva riprendere regolarmente le attività fisiche.



A raccontare al giudice il drammatico evento sono state alcune ex compagne. Quel giorno, come sempre, i ragazzi si erano divisi fra chi giocava a calcetto e chi a pallavolo. Il 17enne - hanno raccontato le ragazze - stabilì di disputare la partitella di calcetto. Poco dopo il calcio d'inizio, però, il giovane si accasciò fra le urla disperate dei presenti. Inutile il successivo tentativo di salvargli la vita con la corsa al pronto soccorso.



Al termine dell'udienza Roberto D'Amico, avvocato della difesa, ha affermato fiducioso: «Il processo sta chiarendo in maniera definitiva l'estraneità del professore di ginnastica all'imputazione che gli viene contestata, perché non ha mai partecipato o omesso atti del proprio ufficio che potessero ipotizzare alcun reato».