Multato 25 minuti prima che scada
il parcheggio: la foto su Facebook

La multa "incriminata"
La multa "incriminata"
di Federico Fabrizi
Sabato 15 Marzo 2014, 15:23 - Ultimo agg. 18:21
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PERUGIA - Una multa “sparata” dal palmare degli ausiliari del traffico alle 11,30 del mattino per un ticket che, stando al verbale, scadeva alle 11,55.



Viale Roma, le strisce blu piazzate appena fuori dalla Ztl. Lo scontrino della multa recita così: il giorno 14 marzo, alle ore 11,30, è stato accertato che l'auto “X” «è stata trovata irregolarmente in sosta ... senza esporre il titolo di pagamento in corso di validità”. Un riga più in basso la chicca, note: “tagliando scaduto alle ore 11,55”. Proprio così: 25 minuti più tardi. L'automobilista tartassata ha scattato una foto allo scontrino del verbale che ha trovato sotto il tergicristallo e l'ha postata su Facebook. Apriti cielo. In pochi minuti sono fioccati i commenti - «multa-preventiva», «chiedi i danni per lo stress», «un viaggio spazio temporale» - e i “Mi piace”. Proteste anche dalle associazioni dei commericanti che si sono battute per il caro parcheggi. In fondo allo scontrino “incriminato” è riportata anche la cifra da pagare: entro cinque giorni, c'è lo sconto del 30 per cento, farebbero 28 euro e 70 centesimini. Concilia? La sanzione per intero, in effetti, sarebbe di 41 euro tondi tondi.



Da Facebook interviene pure la senatrice - ex assessore comunale - Valeria Cardinali che commentando la foto offre qualche suggerimento sul modo di fare ricorso: «Oggi quando la multa viene fatta per un tagliando scaduto può essere contestata - scrive la senatrice Cardinali - perché può essere fatta solo per l'importo corrispondente al tempo trascorso dall'orario di scadenza del tagliando». Certo. Ma attenzione a metterla così, altrimenti finisce che l'automobilista di turno, parecchio arrabbiato, chiede «25 minuti di rimborso». Più tardi la senatrice corregge il tiro: «Porca miseria! Avevo letto male».



La multa, comunque, sarebbe stata tolta dalla Sipa (la società che gestisce strisce blu e parcometri), però con una giustificazione: «La cancelliamo solo perché l'operatore si è sbagliato a digitare».