Ucciso a coltellate nel parco «Aveva litigato per una donna, ​il suo fidanzato l'ha colpito ed è scappato»

Ucciso a coltellate nel parco «Aveva litigato per una donna, ​il suo fidanzato l'ha colpito ed è scappato»
Martedì 16 Settembre 2014, 08:35 - Ultimo agg. 17 Settembre, 09:27
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Non dovevano portare quella ragazza al pic nic, quando beve diventa aggressiva: ha insultato Dumitrus che ha reagito. “Sta zitta” le ha detto, e il fidanzato della donna lo ha accoltellato.

L’aggressore è fuggito, Dumitrus ha provato a rincorrerlo, ma dopo qualche passo è crollato a terra in una pozza di sangue».

È il racconto ruvido della domenica di follia al parco Villa De Sanctis dove poco dopo le 16.30 Dumitrus Pradais, 52 anni, romeno, è stato ucciso. «Era una brava persona, lavorava con me, lo ospitavo anche a casa» racconta Iancu Dan, 38 anni, anche lui romeno, che gestisce una ditta di allestimenti. «La mia ditta lavora per Mediaset, abbiamo montato anche gli allestimenti per il Grande Fratello. In questi giorni stiamo occupando del palco della trasmissione televisiva Amici - spiega Dan - Dumitrus era un instancabile lavoratore. Ho dovuto avvertire io la sorella che abita a Milano, era distrutta». Dumitrus abitava all’inizio di via di Centocelle, a pochi passi dal parco dove aveva deciso di trascorrere la domenica. Chi lo conosce racconta che quando beveva diventava un po’ brusco e domenica, in quel pic nic, sembra che tutti fossero ubriachi. Anna, la fidanzata della vittima, governante, riesce a dire solo poche parole: «Era una brava persona, adesso lasciatemi stare».

ALLESTIMENTI TELEVISIVI

Nessuno tra gli amici della vittima conosceva quel ragazzo che poi, preso dalla follia, ha preso uno dei coltelli usati per il pic nic piantato per ben due volte sul copro della vittima: un colpo tra la spalla e il cuore, uno tra le scapole. È romeno anche lui, con precedenti, identificato dai carabinieri qualche ora dopo l’aggressione. Un’amica della vittima racconta: «Erano tutti ubriachi, hanno iniziato a litigare, le donne del gruppo hanno chiamato altri amici che abitano vicino, ma ormai era troppo tardi». Dan non era presente al momento della rissa sfociata nel sangue: «Stavo lavorando, se ci fossi stato avrei evitato il peggio, li avrei tranquillizzati. Ora Dumitrus non c’è più, lavorava con me da un anno, da nove non tornava in Romania per risparmiare e non è stato neanche al funerale del padre. Era originario della città di Bacau dove abita la mamma novantenne che non è stata ancora avvertita, temono possa morire per il dolore».

«GRAN LAVORATORE»

La vittima aveva una sorella che vive a Milano, la nipote è sposata con un maresciallo dei carabinieri. «Ho sentito la sorella Genna - aggiunge Dan - devono ancora decidere se fare i funerali a Roma o a Milano». Nel comprensorio su via di Centocelle dove abitava il romeno, i vicini parlano di un «uomo per bene, un lavoratore, a volte, è vero, beveva, ma non aveva mai fatto del male a qualcuno». È una città nella città di case popolari a pochi passi da via Casilina dove Dumitrus condivideva la casa con Dan. In molti hanno paura a parlare. Alcuni parlano di una questione di soldi: il killer doveva pagare Dumitrus per dei lavori fatti. «Nessun problema di denaro - ribadisce invece Dan - solo una lite finita male perché molti si erano ubriacati durante quel maledetto pic nic».

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