Scippi e rapine, erano il terrore di Roma: arrestata la baby gang delle ragazze

Scippi e rapine, erano il terrore di Roma: arrestata la baby gang delle ragazze
di Michela Allegri
Martedì 2 Settembre 2014, 13:29 - Ultimo agg. 13:33
2 Minuti di Lettura
Una baby gang al femminile, che a colpi di violenza e minacce ha seminato il panico a piazza Bologna e zone limitrofe, aggredendo passanti, rubando e poi fuggendo a tutta velocit a bordo di un'automobile grigia metallizzata e senza lunotto posteriore.

Ora, però, dopo l'ultimo colpo, l'intera banda è finita in manette: tre ragazze di 19 anni, insieme ad una diciassettenne e a due complici di vent'anni, sono state arrestate e trascinate sul banco degli imputati di piazzale Clodio dove il giudice ha convalidato il fermo accusando le giovani di rapina aggravata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.



L'ULTIMO COLPO

Ieri, l'ultima razzia. Sono le 18 quando a via Livorno una signora di 71 anni sta passeggiando accanto alle vetrine dei negozi. Sta andando in chiesa. Un'automobile la affianca, scendono due ragazze. Sono giovani, italiane, hanno volti stravolti. Una, strattona l'anziana, tenta di rubarle la borsetta. Ma la donna resiste, stringe la tracolla, non è disposta a cedere. Grida, chiede aiuto. Interviene la seconda ladra: afferra la vittima per i capelli, mentre la complice le strappa dal collo una catenina e le sfila gli orecchini dai lobi. Poi, mette tutto in tasca e fugge via, seguita dall'amica. L'automobile, una Peugeot 107, attende sul ciglio della strada. Sui sedili davanti ci sono due ragazzi. Hanno circa vent'anni, spiegheranno poi agli inquirenti di essere stati "sfruttati" dalla gang in rosa come autisti. Il motore è acceso, appena le due amiche si avvicinano la macchina parte. Il vetro posteriore è completamente sfondato. Per fare più in fretta, le ladre non aprono nemmeno le portiere, ma con un balzo raggiungono il lunotto, scavalcano, e sono già a bordo, pronte per sfrecciare a tutta velocità. La baby gang è certa di averla fatta franca. Ma le urla della vittima hanno attirato l'attenzione di una passante, che ha segnato il numero di targa e ha allertato la polizia. Gli agenti dei commissariati San Lorenzo e Sant'Ippolito partono alla caccia della banda. Non ci vuole molto tempo per scovare i ragazzi in fuga: la Peugeot viene intercettata e fermata. I giovani delinquenti finiscono in manette.



LESIONI

Al commissariato, però, si scatena l'inferno. Le ragazze si ribellano, aggrediscono gli agenti. Un poliziotto si ritrova con il sopracciglio tagliato, un altro riceve un calcio fortissimo. Tutte le componenti della gang sono romane, hanno precedenti specifici, fanno uso di stupefacenti. Ieri, dopo una nottata passata dietro le sbarre, sono arrivate sul banco degli imputati. Il loro arresto è stato convalidato: la boss è finita in carcere, mentre per le altre ragazze, così come per i complici ventenni, il giudice ha disposto i domiciliari. "Si tratta di giovani che vivono in una condizione difficile - ha dichiarato l'avvocato Marco Zaccaria, che difende una delle componenti della gang - la mia assistita è stata cacciata di casa, mi ha detto che non mangiava da giorni".