Fidanzati uccisi, le telecamere-beffa: erano solo giocattoli

Fidanzati uccisi, le telecamere-beffa: erano solo giocattoli
di Loris Del Frate
Venerdì 27 Marzo 2015, 11:21 - Ultimo agg. 17:47
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PORDENONE - Un involucro inutile. Poco più che giocattoli. Che le quattro telecamere piazzate sul Palazzetto dello sport di Pordenone, una tra l’altro proprio sopra la Suzuki Alto dove sono stati freddati i due fidanzati, non avessero ripreso nulla di significativo la notte del delitto, già si sapeva.



Così come si sapeva che in passato era stata modificata la traiettoria della visione (prima erano puntate sul parcheggio, ora sono perpendicolari all’asfalto sottostante) per le norme sulla privacy.



Tutto falso. Già, perchè quello che invece è emerso - sollevando nuovi e inquietanti interrogativi - è che l’intero sistema di videosorveglianza che si trova sulla parete del Forum è inattivo. Da sempre.



Le telecamere bianche di prima generazione sono quindi sempre state inutili. Un sistema a circuito chiuso che non ha mai ripreso nulla. Su questo fronte il killer può dormire sonni tranquilli. Erano state montate almeno 5 - 6 anni fa per fare da deterrente in una zona che allora era diventata a rischio. Giri di droga e vandali che facevano danni e andavano a fare i bisogni in una zona molto frequentata da bambini e giovani.



Per questo erano state installate, anche se tutti pensavano che fossero attive. In realtà quelle telecamere non potevano funzionare perchè al loro interno non hanno praticamente nulla: non ci sono le apparecchiature tecniche, sensori per la luce e le ottiche. Un guscio vuoto. Giocattoli. Inoltre non ci sono neppure i collegamenti tra loro e la "fonte" per scaricare i file dei filmati.