Rai, ultime trattative per il cda a 9. Alle 14 la riunione della Vigilanza

Antonio Campo Dall'Orto
Antonio Campo Dall'Orto
Martedì 4 Agosto 2015, 11:18 - Ultimo agg. 5 Agosto, 12:28
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Ruota tutta intorno alla figura del presidente la partita sul rinnovo dei vertici Rai, che inizia oggi alle 14 con il voto in Vigilanza di sette dei nove membri del cda. Definito il nome del dg, che, a meno di sorprese dell'ultim'ora, sarà Antonio Campo Dall'Orto, il premier Matteo Renzi deve ora trovare un'intesa sull'altra figura che spetta a lui indicare. Escluso qualsiasi accordo con il Movimento 5 Stelle, dopo la scelta di andare al voto con la Gasparri in tempi rapidi, l'unico interlocutore resta Forza Italia.



Per questo Silvio Berlusconi ha riunito a Palazzo Grazioli Maurizio Gasparri, Paolo Romani e Renato Brunetta, insieme a Gianni Letta che ha il compito di trattare con il premier. Gli azzurri chiedono un nome vicino all'area di destra o comunque condiviso, ricordando che in passato la figura del presidente è sempre stata di garanzia.



Il premier, dopo aver scelto un uomo per la guida aziendale, vorrebbe proporre una donna: il nome che circola è quello di Antonella Mansi, ex della Fondazione Mps, su cui gli azzurri non avrebbero posto veti. Più chance vengono però date a Marcello Sorgi, che potrebbe facilmente raggiungere un consenso bipartisan. Intanto si chiamano ufficialmente fuori dalla partita



Al voto per il presidente si arriverà, se il calendario andrà avanti come previsto, giovedì. La prima partita da giocare è quella per il cda e lì, riferiscono parlamentari di tutti gli schieramenti, ognuno si giocherà autonomamente le sue carte. Sulla ripartizione finale dei seggi peseranno i voti dei piccoli partiti, che da oggi hanno un peso anche maggiore in Vigilanza. M5S e FI, infatti, dopo una richiesta in tal senso dei presidenti delle Camere, hanno dovuto cedere un seggio nella bicamerale a Gal e fittiani per riequilibrare il peso delle forze politiche a Montecitorio e Palazzo Madama.



L'area di maggioranza punta a raggiungere cinque consiglieri, a cui si aggiungerebbero il presidente e il

membro indicato dal Tesoro, lasciando all'opposizione solo due nomi. Ieri c'è stato un primo incontro del Pd, in cui - assicurano i partecipanti - non si sono fatti nomi, ma è stata indicata la strategia d'azione. Oggi a metà mattina è in programma un round per sfoltire la rosa dei candidati e arrivare ai nomi definitivi: tra i nomi che circolano ci sono quelli di Stefano Balassone, Flavia Barca, Nino Rizzo Nervo, Beppe Giulietti, Vincenzo Vita Ncd potrebbe puntare sull'ex europarlamentare Roberta Angelilli, ma si fa anche il nome di Gianni Minoli.



FI sta cercando di far convergere la Lega su Giancarlo Mazzuca, ma il Carroccio propone Dario Galli. Restano sul tavolo le candidature di Antonio Pilati e Rubens Esposito. Il Movimento 5 Stelle ha ufficializzato il sostegno a Carlo Freccero.



Non è detto però che tutto fili liscio, però. Anzi, spesso in passato il meccanismo del voto unico e segreto, ha portato a ex aequo che hanno costretto a ripetere l'elezione. Per questo la Vigilanza potrebbe tornare a riunirsi questa sera e poi ancora domattina, giorno in cui è in programma l'assemblea per la formalizzazione di tutti e nove i nomi. Se dovesse slittare il voto per il cda o non si trovasse un'intesa sul presidente, Forza Italia non esclude di far slittare il voto a settembre, ma non è questa l'ipotesi più gradita dagli azzurri, nè ovviamente dal premier.