Roma. Rapina in casa dell'ex comandante della Finanza: legato dai banditi

Roma. Rapina in casa dell'ex comandante della Finanza: legato dai banditi
di Giulio Mancini
Domenica 1 Febbraio 2015, 13:02 - Ultimo agg. 14:57
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E' successo sabato sera all'Infernetto, il quartiere dei vip disteso tra la via Cristoforo Colombo e la Tenuta del Presidente della Repubblica di Castelporziano. Rapinato in casa l’ex comandante generale della Guardia di Finanza ed ex deputato Roberto Speciale nella sua villa all’Infernetto, nei pressi di Ostia. L’ex militare, 72 anni, insieme con la moglie, 68, sono stati assaliti sabato sera da un commando di banditi che li ha attesi nascosti nel buio del giardino al rientro nella loro abitazione.



I malviventi, tutti con il volto coperto da passamontagna e sciarpe, armati di pistola, hanno aggredito Speciale appena sceso dalla macchina, sferrandogli un pugno in pieno volto. Subito dopo la coppia, sotto la minaccia dell’arma, è stata portata all’interno dell’appartamento e immobilizzata con fascette da elettricista legate ai polsi. “Dacci tutti i soldi che hai, tanto non ti mancano” hanno ingiunto gli sconosciuti in un italiano con inflessione esteuropea diretti al padrone di casa che gli ha indicato i cassetti nei quali era conservata una collezione di orologi di lusso.



Dopo aver fatto razzia di tutta l’argenteria, raccolta in diversi sacchi e buste, e presi i costosi orologi, i banditi si sono dileguati avendo però l’accortezza di legare i due coniugi con mezzi meno invasivi delle fascette. Per la fuga i banditi hanno utilizzato la Toyota Rav della signora. Dopo un paio d’ore la coppia è riuscita a liberarsi e a dare l’allarme. Il generale ha riportato una ferita ad un labbro ma non ha richiesto le cure mediche. L’entità del bottino non è ancora stata quantificata ma supererebbe ampiamente i 100mila euro di valore.



Lo scandalo delle spigole.
Destituito dal Governo Prodi dal comando generale del Corpo, fu reimmesso dal Tar nel suo ruolo, salvo dimettersi dubito dopo. Siciliano di Pietraperzia, Roberto Speciale è un personaggio molto controverso e come tale è stato a lungo al centro delle cronache. Divenuto generale di Corpo d'Armata, è stato Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano dal 9 marzo 1999 al 10 ottobre 2003.

Nominato Comandante Generale della Guardia di Finanza il 17 ottobre 2003, lo resta fino al giugno 2007, sostituito dal Generale Cosimo D'Arrigo, per una rimozione decisa dal Consiglio dei Ministri. Il 15 dicembre 2007 una sentenza del T.A.R. del Lazio reintegra il Generale Speciale nel ruolo di Comandante della Guardia di Finanza. A sorpresa, dopo due giorni, Speciale rassegna le proprie dimissioni nelle mani del Capo dello Stato. Il (18 dicembre 2007) il Consiglio dei Ministri guidato da Romano Prodi rinomina Cosimo D'Arrigo Comandante Generale della Guardia di Finanza.



La rimozione decisa dal Governo guidato da Prodi nel giugno 2007 sarebbe stata conseguenza della circostanza avvenuta il 13 luglio 2006 quando Vincenzo Visco, allora Viceministro dell'Economia, avrebbe convocato il Generale e gli avrebbe parlato di un «avvicendamento di quattro ufficiali del Corpo». Speciale avrebbe rifiutato di ordinare il trasferimento chiesto da Vincenzo Visco dei quattro alti ufficiali della GDF, con cui si identificava l'intera gerarchia di Milano e che stavano indagando, direttamente o in ruolo di coordinamento, sul "caso Unipol" (la scalata di quest'ultima alla BNL). ll 15 dicembre 2007 il TAR del Lazio accoglie il ricorso presentato da Speciale contro il decreto che lo ha destituito dal vertice della GdF quindi il decreto viene annullato e Speciale torna al comando della Guardia di Finanza; ma il 17 dicembre 2007 Speciale rassegna le proprie dimissioni con una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, subito inoltrata alla Presidenza del Consiglio dei ministri che accetta le dimissioni e nomina il successore, riconfermando Comandante generale della Guardia di Finanza Cosimo D'Arrigo. Nell'aprile 2008 è stato eletto deputato alla Camera nel Popolo della Libertà nella circoscrizione Umbria, non ricandidato nel 2013.



Del generale Roberto Speciale, si torna a parlare il 22 luglio del 2013 quando la Corte dei Conti lo condanna al pagamento di 200mila euro come risarcimento al Ministero dell’Economia di una vicenda avvenuta il 26 agosto 2005.
Quel giorno il generale usò illegittimamente un ATR 42 MP in uso alla Guardia di Finanza per il trasporto di pesce fresco (spigole) da Pratica di Mare alla Scuola Alpina della Guardia di Finanza a Predazzo (TN), dove Speciale stava soggiornando con alcuni ospiti in occasione delle tradizionali Gare Invernali del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle.