Renzi fissa il calendario delle riforme: il 31 gennaio Italicum e nuovo Senato

Il ministro Boschi
Il ministro Boschi
di Diodato Pirone
Mercoledì 17 Dicembre 2014, 14:09 - Ultimo agg. 21:57
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Tutto confermato. Come IlMessaggero.it aveva anticipato due giorni fa, la nuova data cardine della politica italiana è il 31 gennaio.

Lo ha confermato stamane il premier Matteo Renzi durante un incontro con i senatori del Pd.

Il nuovo traguardo temporale assume una importanza particolare perché l'approvazione (sia pure non definitiva) in un ramo del parlamento delle due riforme sarà l'ultimo appuntamento politico di peso prima dell'elezione del nuovo Capo dello Stato che - se saranno confermate le voci di dimissioni di Napolitano intorno a metà gennaio - dovrebbe aver luogo a febbraio 2015.

Non è detto, tuttavia, che i piani del governo saranno rispettati. Sia sull'iter dell'Italicum che su quello della nuova Costituzione (che com'è noto prevede un nuovo Senato non elettivo) non mancano gli ostacoli. La riforma elettorale dovrà dribblare i 12 mila emendamenti presentati soprattutto dalla Lega Nord. La discussione sulla riforma della Costituzione, invece, appare meno accidentata. A mano che pezzi dei partiti che l'appoggiano, ovvero pezzi di Pd e di Forza Italia, non vogliano misurare il proprio peso in vista dell'elezione del Capo dello Stato. Ma qui entriamo in un altro capitolo e per ora vale la pena limitarsi a registrare sul calendario la dead line del 31 gennaio. E' troppo presto per prevedere che tempo farà alla fine del prossimo mese.

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