Nonna Lea, 94 anni, collauda il robot-badante:
«Mi sento protetta e collaboro»

Nonna Lea con il robot-badante (Ansa)
Nonna Lea con il robot-badante (Ansa)
Lunedì 5 Maggio 2014, 19:15 - Ultimo agg. 6 Maggio, 00:12
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ROMA - Lea Mina Ralli ha 94 anni ed una dei sei anziani che in tutta Europa stanno collaudando una serie di robot-badanti. L'anziana si dice entusiasta dell'esperienza.



«Mi sento protetta e orgogliosa di poter dare un aiuto alla società»: nonna Lea da più di 5 mesi sta collaudando in casa sua, dove vive sola, un robot badante frutto di un progetto della Commissione Europea e che l'attivissima signora e blogger romana ha ribattezzato con il nome di 'Mister Robin'.



«Più che essere aiutata io dal robot - ha spiegato Lea - sono io che sto aiutando, lo sto collaudando e do una mano ai progettisti nel metterlo a punto». Il robot, il cui nome ufficiale è GiraffPlus, è stato realizzato nell'ambito di un progetto europeo, tra cui ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), con l'obiettivo di assistere gli anziani a casa loro, metterli in contatto con familiario operatori sanitari e mantenerne sotto controllo le condizioni di salute.







«Di problemi non ne crea - ha proseguito la signora Lea - e non crea neanche intralci, mi sono però dovuta adattare ai tecnici e i ricercatori che ogni tanto devono venire a casa per fare dei controlli oppure alle video chiamate per sapere se tutto funziona bene. I ricercatori però sono felici, complice anche la mia passione per la scrittura, perchè annoto sempre tutto e ho saputo segnalare un po' di problemi e aiutato a fare miglioramenti».



«Averlo dentro casa - ha spiegato Ralli - mi fa stare più tranquilla, mi sento protetta perchè so che se succede qualcosa lui arriva subito e cerca aiuto. Ho sempre scritto tanto, poesie, libri e per i giornali, e continuo a farlo con il mio blog e mi sento molto orgogliosa di poter ancora dare un contributo alla società nel migliorare questo robot salva vita. Voglio poi precisare che sono io ad aver scelto di continuare a vivere sola, chè non voglio gravare mia figlia con la mia presenza e sono serena di continuare a stare così».