La coppia, due spagnoli, lui ricercatore e lei occupata alla Fao, non immaginava davvero di far vivere al tassista Gianluca, una insolita storia a lieto fine che ha trasformato per la prima volta la sua vettura bianca in una sala parto. «Siamo una categoria spesso bistrattata eppure - commenta il presidente del 3570 Loreno Bittarelli - questo episodio conferma il ruolo sociale che i tassisti con le loro auto spesso hanno nella Capitale».
Ora Alaia, questo il nome della bimba, sta bene, osservata dai neo genitori, dallo staff medico e anche sotto lo sguardo compiacente di Gianluca Rovigo 5, già ribattezzato "er ginecologo" dai colleghi. «Signora ce l'abbiamo fatta», ha detto, felice, il tassista 3570, che poi ha raccontato: «Quando mi sono girato, quasi non volevo credere ai miei occhi».
E alla neomamma che si scusava per l'accaduto, Gianluca ha risposto: «Ma sta scherzando! Grazie a voi nella mia macchina è successa una cosa bellissima».