Roma, Proietti al Messaggero: recuperiamo l'orgoglio di SPQR

Roma, Proietti al Messaggero: recuperiamo l'orgoglio di SPQR
Lunedì 31 Agosto 2015, 06:15 - Ultimo agg. 1 Settembre, 08:52
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Roma? Sta succedendo di tutto. Lo stato d'animo di un romano che assiste, io, ad esempio, senza retorica e innamorato della mia città, è uno solo: lo sconcerto. Che altro si può provare?

Nel giro di pochi giorni abbiamo visto i funerali di Casamonica, che hanno fatto il giro del mondo (hanno avuto persino l'onore del New York Times), la relazione di Alfano in Parlamento e i poteri straordinari a Gabrielli. Che significano, in pratica, la messa sotto tutela del sindaco Marino. Il quale, peraltro, sta in vacanza.




Dal Dopoguerra ad oggi, credo sia la prima volta che Roma si trova in simili condizioni. Se fino a qualche tempo fa ricevevo telefonate a raffica sul problema dell'immondizia, sulle buche nelle strade, sui disagi delle periferie, eccetera, adesso il bombardamento è su questa nostra città pregiubilare e “tutelata”. Che ne pensa, come commenta? La questione è che nulla si può pensare. Viviamo in una sorta di sospensione che può solo attendere la prossima notizia, la piccola o grande catastrofe quotidiana, il disservizio di turno, la sorpresa dietro l'angolo. Ottimisti, se pure con cautela, occorre rimanerlo. Ma ripeto: lo sconcerto, il non sapere da che parte propendere rimane l'atteggiamento dominante.



Poteri straordinari al prefetto? Cosa significa nel concreto? Io leggo i giornali, guardo la tv, sono pur sempre il responsabile di un teatro, il Globe, alle soglie di un debutto, ma bene bene non ho capito. Se uno comanda e l'altro non serve o dovrà fare poco e niente, forse è per questo che il sindaco – eletto dai romani, non dimentichiamolo – non torna dalle ferie. Insomma, un grande caos. Viviamo di attese. Il che, in generale, non è condizione augurabile. Figuriamoci a fine agosto, nell'anno giubilare. Meno male che la Roma ha battuto la Juve.



Certo che, passando da qualche parte, se butto gli occhi sul basamento di una statua o su un antico muro e ci leggo, in rilievo sul marmo bianco, SPQR, mi vengono in mente la dignità dei romani di una volta, compresi mi padre e mi madre, il senso civico dell'Urbe, l'orgoglio del civis romanus sum...

E so' dolori.




Gigi Proietti