San Benedetto, avvicinano una bimba
di 4 anni, scatta l'allarme rapimento
Interrogato un ragazzo rom

San Benedetto, avvicinano una bimba di 4 anni, scatta l'allarme rapimento Interrogato un ragazzo rom
Domenica 7 Dicembre 2014, 19:46 - Ultimo agg. 21:35
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SAN BENEDETTO - Oscuro episodio a San Benedetto del Tronto dove è scattato l'allarme quando tre rom hanno avvicinato una bimba di quattro anni. La zia della piccola, temendo un rapimento, si è messa ad urlare tornando rapidamente nel piazzale della chiesa della Madonna della Marina dove erano in corso i funerali di Livio Capriotti a cui stavano partecipando i gentiori.



La donna l'aveva portata fuori per farla passeggiare: infatti, come spesso accade ai bambini di quell'età, la messa la stava annoiando così la zia ha temporeggiato fino al termine della celebrazione facendo due passi con la bimba. Nell'area di via Leopardi, dove si trovano le scuole Sacconi, zia e nipote sarebbero state avvicinate da tre persone, due donne e un uomo, che sarebbero state poi identificati come tre rom.



La donna ha accelerato il passo con la bambina svoltando in via Spinozzi e riprendendo la strada della chiesa mentre i funerali stavano ormai terminando. A quel punto una delle ragazze che si trovava nel gruppo dei tre, avrebbe avvicinato la bambina che camminava di fianco alla zia, mettendole un braccio intorno alle spalle.



La zia, temendo un rapimento, ha iniziato ad urlare a squarciagola richiamando l'attenzione delle persone che, in quel preciso istante, avevano iniziato ad uscire dalla chiesa. I tre rom, alla vista di tutta quella gente si sono subito dati alla fuga. Sono intervenuti i vigili urbani che si trovavano poco distante.



I tre sono fuggiti verso l'area pedonale del centro facendo perdere le proprie tracce. Sarebbero però stati identificati in tre persone che, al mattino, erano state avvistate mentre chiedevano l'elemosina all'esterno della chiesa di San Benedetto Martire, nel vecchio incasato. In quell'occasione, con loro, c'era una quarta persona, un ragazzo di etnia rom che è stato riconosciuto dai vigili urbani subito dopo il trambusto di questo pomeriggio.



Con quanto accaduto all'esterno dei funerali lui non c'entra nulla ma avrebbe confermato che quelle tre persone erano i suoi compagni di elemosina del mattino. Della vicenda si sta occupando anche il commissariato di polizia.
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