Scout precettati per il 27 aprile, in migliaia per festeggiare i Papi santi: 200 di loro affiancheranno la Protezione Civile

Scout a piazza San Pietro
Scout a piazza San Pietro
Giovedì 24 Aprile 2014, 22:45 - Ultimo agg. 22:48
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Bermuda blu, camicetta azzurra, fazzoletto al collo e calzettoni: saranno in migliaia gli scout dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (Agesci) vestiti cos tra il 26 e il 27 aprile e sar impossibile non notarli. Arriveranno da tutta Italia e 200 di loro, divisi in 40 gruppi, sono stati precettati in gran parte da Roma, da alcune province del Lazio e un gruppo dalla Calabria, per prestare servizio ai pellegrini arrivati a Roma per le canonizzazioni.



In supporto anche Adulti Scout, ovvero ex capi che, per occasioni come questa, rispolverano volentieri la loro divisa d’ordinanza.



Coordinati dalla Protezione Civile di Roma Capitale, saranno divisi in 20 squadre spalmate su più turni h24 a partire dalle ore 7,00 del 26 fino alle ore 19 del 28 aprile. Un servizio che prestano gratuitamente in segno di gratitudine in particolare per Giovanni Paolo II, il Papa delle Giornate Mondiali della Gioventù, che hanno ridato nuovo slancio a tutti i gruppi e movimenti giovanili all’interno della Chiesa.



«Siamo particolarmente grati e affezionati – dichiarano dall’Agesci Lazio -. Non possiamo non ricordare i suoi viaggi in ogni parte del mondo, insieme alle numerosissime visite alle Parrocchie romane, in cui la sua attenzione verso il mondo giovanile e verso lo scautismo emergevano con semplicità. Ma ricordiamo soprattutto le esperienze più universalmente conosciute, quali le Giornate Mondiali per la Gioventù da lui istituite, la Route Nazionale della Branca R/S con la sua visita memorabile ai Piani di Pezza nel 1986, l’udienza speciale con trentamila lupetti in occasione dell’iniziativa “Diamo una mano al Papa” (1995) e infine l’udienza concessa alla nostra Associazione in piazza San Pietro pochi mesi prima della morte, che ha visto radunati oltre 40.000 bambini, ragazzi, giovani e capi in un momento di festa e di condivisione davvero commovente».



I volontari. Pronti dunque a dare ancora “una mano al Papa”, stavolta a papa Francesco che canonizzerà i due suoi predecessori.



Per Fabio, 18 anni, dal Portonaccio, studente al liceo scientifico Machiavelli, scout alla Parrocchia San Romano, è il primo grande evento cui presta servizio. «Sono troppo giovane per conoscere questi due Papi, ma ricordo gli ultimi giorni di Giovanni Paolo II, quando in tv facevano vedere la gente che andava a San Pietro a pregare per lui. Sono felice di poter dare il mio contributo. Questi eventi servono a rafforzare la propria fede. Saremo impegnati nel servizio d’ordine, nella gestione delle persone, nella distribuzione di beni di prima necessità e dovremo dare indicazioni per la disposizione delle folle. Non mi spaventa dover lavorare tanto. Faremo turni di 8 ore, che saranno belle intense, ma la soddisfazione sarà più grande della fatica».



«Dal punto di visto emotivo, sarà un’esperienza molto forte – gli fa eco Eugenio, 28 anni, pugliese trapiantato a Roma nel 2005, educatore presso una casa famiglia, anche lui scout a San Romano, il gruppo più numeroso che ha aderito all’appello dell’Agesci -. So che ci sarà tanta gente, ma ci sarà quella bella atmosfera che si respira nei grandi eventi di fede».



Sulla stessa lunghezza d’onda Ilaria, 25 anni, akela, cioè capo branco dei lupetti, di Guarcino, in provincia di Frosinone, che con altri 11 scout arriverà a Roma direttamente domenica mattina all’alba per prendere servizio in piazza. «Ogni volta che mi viene chiesto di dare una mano, corro e non potevo perdermi questa occasione di fare servizio per due Papi così grandi, alla presenza di Francesco. Li ho conosciuti attraverso film e documentari. Studio Lettere alla Sapienza e mi rendo conto che l’aver tolto il latino dalla messa, come ha fatto Giovanni XXIII, è una gran cosa. Provo una grandissima ammirazione anche per Giovanni Paolo II, che ha rimesso i giovani al centro della chiesa. Lavorare per loro, con la gioia nel cuore e il sorriso sulle labbra, non mi pesa affatto».



«Sarei comunque andato a fare servizio in piazza San Pietro – dichiara Luca, 21 anni, praticante geometra, anche lui scout a Guarcino -, non ho conosciuto direttamente questi Papi santi, so qualcosa, e mi basta per motivare il mio servizio».



Per alcuni, come Laura, 24 anni, iscritta alla di Scuola Giornalismo della Luiss, non è la prima volta. «Ero già stata volontaria alla beatificazione di Giovanni Paolo II. Ricordo un grande entusiasmo di noi tutti impegnati nel servizio, fin dalle 4 di mattina. Io ero di turno ai metal detector, dovevamo sequestrare eventuali oggetti pericolosi o vietati, una bella responsabilità. Stavolta sarò impegnata nella “pattuglia” della comunicazione e racconterò con altri amici l’impegno dell’Agesci sui nostri canali social».