Una settimana dopo il caso di Napoli e lo «scherzo» così come lo hanno definito i suoi autori a un quattordicenne seviziato perchè grasso, ecco un'altra storia di un ragazzino che ha rischiato la vita. A salvargliela è stato l'intervento chirurgico del dottor Donato Sacco, primario dell'ospedale dove è arrivato con una vasta emorragia per la perforazione dell'intestino.
L'episodio, di cui si è appreso soltanto in serata, è avvenuto ieri pomeriggio in provincia di Torino. I due amici stavano eseguendo lo «squat», un esercizio utile per rinforzare i muscoli delle gambe, che consiste nell'accosciarsi flettendo le ginocchia. Un momento di sport, di svago e divertimento. «Si rideva e scherzava, come facciamo spesso in palestra», il racconto di alcuni amici. All'improvviso, però, il gesto sconsiderato: un coetaneo del giovane ferito, peraltro suo amico, ha posizionato un attrezzo sportivo, una sorta di bilanciere in legno simile a un bastone, dietro al ragazzo, vicino e proprio mentre questi si stava chinando.
Un urlo lancinante, poi il sangue, tanto sangue, sul pavimento della palestra, l'allarme del 118 e la corsa con l'ambulanza in ospedale dove è stato immediatamente ricoverato nel reparto di Chirurgia. Le condizioni del quindicenne sono apparse subito gravissime ed è stato immediatamente portato in camera operatoria per fermare l'emorragia e ricostruire la parte dell'intestino retto lesionato. Un intervento perfettamente riuscito, informano i sanitari, che gli dovrebbe aver salvato la vita.
I genitori del giovane sodomizzato, corsi in ospedale, per ora non avrebbero presentato denuncia.
Il caso è stato, però, è stato subito segnalato d'ufficio dall'azienda sanitaria alla procura dei minori di Torino, che ha incaricato i carabinieri di svolgere tutti gli accertamenti del caso.