Valeria, piazza San Marco gremita
Il padre: «Vogliamo essere esempio»
L'imam: «Allah la abbia in gloria»

Valeria, piazza San Marco gremita Il padre: «Vogliamo essere esempio» L'imam: «Allah la abbia in gloria»
di Paolo Navarro Dina
Martedì 24 Novembre 2015, 09:43 - Ultimo agg. 17:31
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La bara è stata portata a spalla da un gruppo di gondolieri. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è in Piazza San Marco per presenziare ai funerali di Valeria Solesin. Tra i presenti anche la moglie del Presidente del Consiglio,Agnese Renzi, il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il governatore del Veneto, Luca Zaia, e il fondatore di Emergency, Gino Strada.

Appena giunta in piazza, la signora Renzi si è recata a salutare i famigliari di Valeria.

La bara con il corpo di Valeria Solesin coperta da un cuscino di fiori bianchi, è stata deposta sopra una pedana rialzata di fronte alla basilica di San Marco. I genitori di Valeria, il fratello, Dario, ed il fidanzato, si sono avvicinati al feretro per una carezza.

Poi in piazza sono risuonate le note dell'inno italiano, seguito da quello francese. La mamma di Valeria e il fratello, come tanti altri in piazza, hanno ceduto alla commozione.

IL SINDACO: VENEZIA NON TI DIMENTICHERA'

«Valeria, Venezia non ti dimenticherà mai». Così, visibilmente commosso, e quasi in lacrime, il sindaco Luigi Brugnaro a ha aperto i funerali di Valeria. Il sindaco, che ha parlato subito dopo gli inni nazionali italiano e francese, è stato il primo a intervenire sul palco, dopo che le migliaia di persone presenti in piazza, hanno salutato l'arrivo del feretro con un lungo applauso.

IL DISCORSO DEL PADRE

«Ringrazio i rappresentanti delle religioni, cristiana, ebraica e musulmana presenza compiuta in questa piazza e simbolo del cammino degli uomini nel momento in cui il fanatismo vorrebbe nobilitare il massacro con il richiamo ai valori di una religione».

Lo ha detto Alberto Solesin, prendendo la parola ai funerali della figlia Valeria. «Se è lontanamente vero quello che è stato detto in questi giorni che la nostra compostezza è stata un esempio per il Paese, ciò era un atto dovuto. Se questo è stato vero anche solo in minima parte, voglio dedicarlo a tutti i Valeria e Andrea che non si arrendono».

Alberto Solesin ha poi voluto ringraziare l'ambasciatore italiano a Parigi e l'unità di crisi della Farnesina per l'aiuto prestato alla famiglia e «la vicinanza umana».

Poi un messaggio di ringraziamento al Presidente della Repubblica «che ha voluto - ha detto - con la sua presenza dare un segno di unità nazionale. E ringrazio le istituzioni di questo Paese con il Ministro Pinotti qui presente e il sindaco di Venezia». «In Francia - ha aggiunto - Valeria ha iniziato a definire il suo progetto di vita spinta dalla curiosità del mondo. Ripensando a mia figlia - ha proseguito - non voglio isolare la sua immagine dal contesto nel quale viveva a Parigi, l'istituto di demografia, l'università, il bistrot dove amavano incontrarsi tanti ragazzi e ragazze come Valeria, gioiosi, operosamente rivolti verso un futuro che tutti come lei vogliono migliore».

IL MINISTRO PINOTTI RICORDA IL FRATELLO

«La forza, l'amore, la civiltà, la compostezza della famiglia Solesin non lasciano alcun dubbio su quanto meravigliosa fosse Valeria. Ci mancherà molto».

Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinottiprendendo la parola al funerale laico della studentessa veneziana uccisa al Bataclan.«Non abbiamo alcun dubbio su come poteva essere Valeria e ci mancherà molto».

Pinotti ha poi voluto ricordare le parole dedicate a Valeria dal fratello Dario, «il più silenzioso in questa piazza», ha aggiunto. «Dario ha detto - ha ricordato il ministro - che dovremo trovare il modo di andare avanti perché Valeria non ci perdonerebbe se rimanessimo fermi». Il ministro Pinotti ha poi ricordato come subito dopo gli attentati di Parigi, sia lei che il presidente del Consiglio Renzi abbiano cercato «le parole per spiegare ai nostri figli la morte di tanti giovani».

IL PATRIARCA AI TERRORISTI: "CI FATE INORRIDIRE"

«Carissima Valeria, l'ultimo pensiero è per te. Ci lasci come tuoi valori il tuo impegno nello studio e nel volontariato, il tuo desiderio di spenderti per una società più giusta . E in questo momento di commiato, ti offro insieme alla Chiesa che è in Venezia, con tutte le confessioni cristiane presenti in questa città unica e universale, l'umile gesto della nostra preghiera e la benedizione del Signore come è stata richiesta». Così il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, si è rivolto ai famigliari di Valeria Solesin intervenendo ai funerali della studentessa italiana uccisa al Bataclan. «La vostra cultura ci fa inorridire - ha detto rivolto ai terroristi - ma non ci intimidisce. Ci sgomenta perché indegna dell'uomo, ma ci fortifica nell'opporci ad essa con ogni nostra forza sul piano culturale, spirituale, umano. In nome di Dio - ha detto - cambiate il vostro modo d'essere. Iniziate dal cuore. Abbiate questo coraggio».

L'IMAM: "ALLAH ABBIA VALERIA NELLA SUA GLORIA"

«Chiediamo ad Allah che abbia Valeria e tutte le vittime nella sua gloria, e di aiutare la sua famiglia e di proteggere l'Europa, l'Italia e questa città dal male e di pacificare le nostre anime». Lo ha detto l'Imam di Venezia Hamad Al Mohamad ai funerali di Valeria Solesin.

LA COMUNITA' ISLAMICA: "LA TUA VITA NON E' SPRECATA"

«Cara Valeria la tua vita non è sprecata invano perché aiuterà ad accendere il sole in questi paesi talmente vicini e tanto amati e martoriati». Lo hanno detto i rappresentanti della Comunità islamica veneziana che hanno voluto ribadire il «non in nostro nome». Per gli islamici con Valeria «si è persa una persona che appartiene alla nostra comunità italiana indipendentemente da etnia e religione».