È stato recuperato senza vita anche un altro sci-alpinista precipitato oggi in un crepaccio sulle pendici del San Matteo, a quota 3200 metri, nel territorio di Valfurva (Sondrio). Si tratta di un giovane residente a Santa Caterina Valfurva, appassionato di montagna.
E' invece morto precipitanto in burrone per 200 metri un uomo che stava facendo asparagi nei boschi a San Vincenzo Valle Roveto (L'Aquila). La vittima è un 76enne tornato da Roma, con le figlie, per trascorrere il fine settimana in paese. Dopo pranzo si è allontanato da frazione Morrea con il suo bastone, trovato poi, insieme al cappello, da una donna che ha chiamato il 118. Per recuperare la salma i sanitari si sono calati dall'eliambulanza con un verricello.
Sul posto anche i Vigili del Fuoco. La dinamica dell'incidente è stata ricostruita dai Carabinieri della stazione di Balsorano (L'Aquila).
Un altro scialpinista è rimasto ferito sul versante svizzero del Monte Rosa. E' precitato dalla ripida parete Nord del Breithorn, a circa 4.000 metri di quota, al confine tra Valle d'Aosta e Vallese (Svizzera). Sul posto un elicottero di Air Zermatt. L'incidente è avvenuto tra il Breithorn occidentale e il Breithorn centrale. L'ascensione della vetta dal versante italiano è una classica dello scialpinismo, ma la discesa è riservata agli esperti.
Lo scialpinista, un italiano di cui al momento non sono state rese note le generalità, è stato recuperato ferito da Air Zermatt e trasportato all'Ospedale di Berna (Svizzera). Ha riportato fratture alla braccia e alla colonna vertebrale. È caduto per circa 200 metri, per poi finire in fondo a un crepaccio profondo 15 metri. Per questo le operazioni di soccorso sono state difficili.