Yara, comincia il processo per Bossetti: aula transennata, aggiunti 40 posti

Yara, comincia il processo per Bossetti: aula transennata, aggiunti 40 posti
Venerdì 3 Luglio 2015, 09:03 - Ultimo agg. 13:09
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Comincia davanti ai giudici della Corte d'assise di Bergamo il processo a Massimo Bossetti accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio. Già numerose troupe televisive si sono posizionate fuori dal palazzo di Giustizia bergamasco per seguire il dibattimento a cui si è giunti dopo oltre cinque anni dalla scomparsa della tredicenne che fu trovata uccisa tre mesi dopo in un campo di Chignolo d'Isola, il 26 febbraio del 2011.

Massimo Bossetti ha voluto essere presente oggi per la prima udienza del processo che lo vede imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio.

Il muratore, in carcere dal 16 giugno dell'anno scorso, è stato fatto entrare da un ingresso secondario del Tribunale di Bergamo a bordo di un furgone della Polizia penitenziaria ed è entrato direttamente in aula, prendendo posto nella gabbia degli imputati.

Bossetti ha brevemente guardato il pubblico, senza scomporsi, e, vestito con una polo e blue jeans, assiste ora alla discussione sulle eccezioni preliminari. Nel gabbiotto in vetro dell'aula dove si svolge il processo è seduto su una sedia, i gomiti appoggiati ad un tavolo, in modo da guardare i giudici e dare le spalle al pubblico. Il suo nervosismo trapela dal continuo movimento dei piedi.

In aula non ci sono i genitori di Yara, che si costituiranno parte civile perchè, come spiegato nei giorni scorsi dal loro legale, Enrico Pelillo, intendono evitare il clamore intorno alla vicenda processuale e si limiteranno a essere presenti solo quando dovranno testimoniare. Sono parecchi i curiosi che hanno voluto assistere alla prima udienza in un'aula 'blindatà in cui sono stati centellinati i posti per i giornalisti.

In aula non ci sono esserci nemmeno la moglie del muratore arrestato nè la madre che sono state citate come testimoni. Uno dei primi problemi che si presenterà alla Corte è quello dell'ammissione delle telecamere in aula. La famiglia Gambirasio e il pm Letizia Ruggeri sono contrarie. L'aula è stata transennata e all'interno sono stati aggiunti una quarantina di posti in più.

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