Alba Adriatica, tragedia all'air show
il pilota è morto per annegamento

Uno degli arei coinvolti nell'incidente
Uno degli arei coinvolti nell'incidente
di Teodora Poeta
Giovedì 4 Giugno 2015, 09:41
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ALBA ADRIATICA - L'inchiesta sulle cause dello scontro aereo che domenica pomeriggio è costato la vita al pilota 47enne di Siena Marco Ricci, deceduto durante l'esibizione della pattuglia acrobatica che precedeva lo spettacolo delle Frecce Tricolore sui cieli tra Tortoreto ed Alba, entra nel vivo. Ieri sono iniziati i primi rilievi tecnici sui due velivoli Van's recuperati in mare da parte dell'ingegnere aeronautico Tarcisio Carollo di Vicenza, nominato dalla Procura. I rottami aerei si trovano nell'hangar dell'aviosuperficie di Corropoli su disposizione del pm Stefano Giovagnoni, lui stesso ieri arrivato sul posto per assistere di persona ai rilievi, fondamentali in questa delicata inchiesta per ricostruire la dinamica dell'incidente. Aerei come questi non sono dotati di una scatola nera, ma hanno microcamere installate che vengono usate proprio per riprendere le esibizioni acrobatiche e che adesso si spera di poter usare in fase di rilievi. Dimesso dall'ospedale all'indomani dell'incidente, il pilota superstite, il 43enne Luigi Wilmo Franceschetti, compagno di squadra di Ricci nel "Qbr Team" (Quei bravi ragazzi), scampato con una manovra di ammaraggio, è tornato a casa, ma presto verrà sentito dagli inquirenti, lui unico indagato in questa inchiesta per disastro aviatorio ed omicidio colposo.





ESCLUSO IL MALORE - Ieri, intanto, al Mazzini, l'anatomopatologo Antonio Tombolini di Macerata alla presenza di altri consulenti di parte ha svolto l'autopsia sul cadavere di Ricci. Dall'esame irripetibile è emerso che il pilota 47enne, il cui corpo è stato estratto dal velivolo a 4 metri di profondità nei mari di Tortoreto, è morto per annegamento.
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