Nubi di tempesta sulla vacanza ischitana di Angela Merkel

La Merkel e il marito (Alessandro Garofalo-NewFotoSud)
La Merkel e il marito (Alessandro Garofalo-NewFotoSud)
di Donatella Trotta -Inviato
Mercoledì 16 Aprile 2014, 19:19 - Ultimo agg. 20:10
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ISCHIA - Nubi sul soggiorno ischitano di Angela Merkel. E non soltanto meteorologiche. La tempesta che si addensa si chiama Ucraina. Ed stata preannunciata da una lunga telefonata del presidente russo Vladimir Putin alla Cancelliera tedesca nel resort che la ospita, in vista del vertice a quattro previsto gioved santo a Ginevra tra Russia, Stati Uniti, Unione Europea ed Ucraina: Paese, quest’ultimo, che sull’orlo della guerra civile, avrebbe ribadito il leader del Cremlino nella tarda serata di marted a Frau Merkel, a causa della brutale escalation del conflitto imputata al blitz militare di Kiev contro i separatisti nell’Est russofono e filorusso, lanciato come operazione antiterrorismo. Quanto basta insomma per turbare l’agognata tranquillit della Bundeskanzlerin sin dal secondo giorno della sua settimana di vacanza nell’appartato borgo di Sant’Angelo d’Ischia, parte del Comune di Serrara Fontana.



E mentre il premier ucraino Iatseniuk stigmatizza che la Russia sta «costruendo un nuovo muro di Berlino», Putin ha convenuto l’altra sera con la Cancelliera tedesca sull’importanza dei colloqui previsti a Ginevra, tanto che ieri a Berlino Georg Streiter, il portavoce di Angela Merkel, ha convocato una conferenza stampa per ribadire ufficialmente che la Cancelliera auspica che l’incontro di Ginevra - a rischio cancellazione, minacciata in precedenza dal ministro degli esteri russo Sergei Lavrov per l'alta tensione creatasi - si tenga.



E, soprattutto, che possa «essere un primo passo per ripristinare una situazione di calma» nella regione, che contribuisca a risolvere la crisi ucraina. Angela Merkel, ha riferito da Berlino Streiter, ha chiesto a Putin di ritirare le truppe dai confini, invitandolo alla «moderazione». Nel colloquio con Merkel, secondo l’agenzia di stampa francese AFP, Putin avrebbe parlato anche della «necessità di stabilizzare l’economia ucraina e della continuità delle forniture di gas russo all’Europa»: temi ribaditi dal leader russo pure in una successiva conversazione con il premier israeliano Netanyahu.



Temi scottanti, che irrompono nella quiete dell’isolamento dorato dell’instancabile Cancelliera tedesca, che non intende rinunciare alla sua vacanza ischitana con il marito, il docente di chimica all’università di Bonn Joachim Sauer. Una vacanza vissuta negli stessi luoghi da un buon ventennio. Da quando, cioè, aveva molte preoccupazioni in meno da gestire, come raccontano anche i santangiolesi che costituiscono la ”memoria storica“ dell’Isola verde.



«Conosco Angela Merkel da vent’anni, da quando veniva con il padre, pastore luterano, a fare le cure termali allora rimborsate dal servizio sanitario. È sempre stata molto attenta a evitare sprechi: sobria, rigorosa, metodica. Abitudinaria. Una tedesca simile a tanti altri. Amante della tranquillità, tanto che a volte ama rifugiarsi in un ristorantino a Cava Grado, raggiungibile solo via mare, per mangiare pesce fresco della paranza di Domenico, ”il Pellicano“» dice ad esempio, sornione, Carlo Poerio Iacono, detto «il Pirata» per via del suo omonimo locale affacciato sul porticciolo di Sant’Angelo sferzato, da lunedì sera, da una tramontana gelida. A 74 anni, chioma bianca fluente sul volto brunito dal sole, il Pirata conserva un’aria sbarazzina e tanti ricordi della Cancelliera tedesca: «Abbiamo sempre avuto rapporti cordiali. Ma prima delle sue pesanti responsabilità politiche era molto più alla mano: veniva spesso, ordinava cappuccini, bruschette e si intratteneva volentieri. Ora è diverso. E chissà se quest’anno verrà a trovarci», conclude.

Un dubbio legittimo, avvalorato non soltanto dai tentativi di Frau Merkel di evitare in questi giorni di riposo isolano l’assedio di qualche tenace fotografo e operatore dell’informazione - attraverso percorsi alternativi a quelli più frequentati - ma anche dal brusco cambio di temperatura che, martedì, ha ingrigito e bagnato di pioggia la seconda giornata di vacanza della Cancelliera e di suo marito Joachim Sauer. Inconvenienti meteo dell’incerta stagione pasquale. E contrappasso inevitabile per chi si trova ad essere ostaggio della propria fama, minaccia costante alla privacy da tutelare. Mentre i gruppi di turisti che si incontrano nel borgo, isola pedonale «blindata» per il soggiorno privato del capo di Stato tedesco, si dividono tra indifferenti e curiosi. Paradossalmente, i più critici sono proprio i connazionali della signora Merkel, che anche in vacanza divide gli animi: «La sua presenza qui è una doppia provocazione, per me comunista. Vengo qui da 35 anni per stare quieto due settimane e trovo poliziotti ovunque, con zone di relax off limits perché riservate al nostro ”capo“. Intollerabile», sbotta uno scrittore di Monaco di Baviera che preferisce restare anonimo.



Gli fa eco Hans, attempato escursionista bavarese in compagnia di due amiche: «La Merkel? Non la consideriamo nostra amica, viene dalla Germania dell’Est e ci è costata un sacco di soldi», taglia corto. Anche una giovane coppia di insegnanti di Düsseldorf, «di fede verde e socialista», ammette: «Non l’abbiamo votata ma, certo, lei è meglio del suo partito». Werner, ingegnere di Amburgo, rilancia: «Non intravedo nella sua politica una visione, né un futuro», dice mentre la moglie Lisa, insegnante - come altre due anziane pensionate di Berlino, Gerda e Frida -, dichiara invece di «ammirarla come donna, per il suo carisma». Indice di gradimento oscillante, insomma, come del resto nell’Europa dei 28 alla vigilia delle consultazioni elettorali, segnate da sempre nuove ondate di euroscetticismo e insofferenza verso l’egemonia tedesca nelle politiche economiche.



Ma Frau Merkel non si lascia scomporre più di tanto, come del resto i suoi concittadini, più intenti a godersi la pausa pasquale nella natura ischitana che ad arrovellarsi su questioni internazionali o nazionali. Né la Cancelliera, fino a prova contraria, interrompe i suoi ritmi che in mattinata prevedono, dopo la lettura dei giornali, il consueto bagno termale, il passaggio al centro di masso-pressoterapia tra le mani del fidato massaggiatore Giovanni D’Aiello di Casa Ferdinando, l’immancabile passeggiata prima del frugale pranzo, poco dopo le 13, incappucciata l’altra mattina in una giacca impermeabile blu sui sentieri a monte del Miramare Resort: stavolta da sola, con due uomini di scorta. Poi, pirma delle temperature polari con vento e pioggia dopo una luna piena mozzafiato della sera precedente, la lunga passeggiata pomeridiana da Sant’Angelo a Cavascura e a seguire su, verso Serrara Fontana, attraverso le impervie viuzze e gli stretti sentieri di campagna arroccati sul mare. Tre chilometri in salita fino a Serrara, da dove Frau Merkel è poi scesa per il cosiddetto pendio, zona Madonnella, fino al rientro nel borgo, dopo aver percorso circa 7-9 km.



Tempra d’acciaio, la potente Cancelliera tedesca, già ricercatrice di fisica quantistica e già presidente del suo partito, l’Unione Cristiano Democratica, prima della carica di Cancelliera della Germania riconfermata tre volte, dal 22 novembre 2005. Onori e oneri. A stemperare gli animi, anche dopo la caduta di stile di manifesti selvaggi antitedeschi e filoeuropeisti affissi a Ischia nottetempo alla vigilia dell’arrivo dell’autorevole ospite, è intanto in cammino l’iter per il conferimento della cittadinanza onoraria ischitana alla BundesKanzlerin. Operazione complessa, essendo l’Isola composta da sei distinti Comuni che dovrebbero verificare l’ipotesi di una cittadinanza «congiunta», accogliendo anche l’istanza di Frau Merkel di ospitare, forse tra una quindicina di giorni, una delegazione ischitana a Berlino per suggellare la gradita onoreficenza. Non solo.



Un ulteriore omaggio ha nel frattempo raggiunto, come ogni anno, la Cancelliera in albergo: una confezione di vini delle cantine Pietratorcia di Vito Iacono: riserva rossa Scheria del 2009 e bianco Doc di Chignole del 2012, «nel segno dell’antica tradizione agricola dell’isola». E Franco Iacono, già europarlamentare ed ex sindaco di Forio, lancia allora un appello ad Angela Merkel: «Visto il suo amore per l’Isola, e l’interesse dimostrato per l’archeologia il giorno del suo arrivo in Campania la Domenica delle Palme, non perda l’occasione - suggerisce Iacono - di visitare Villa Arbusto, uno dei più importanti musei della Magna Grecia che custodisce la Coppa di Nestore e altri preziosi reperti archeologici scavati proprio da due archeologi tedeschi, Paolo e Giorgio Buchner, che scoprirono così quella che è stata la prima colonia della Magna Grecia. Sarebbe un bell’omaggio alla storia antica di questa terra. E un messaggio di grande spessore culturale e turistico».
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