Copenaghen, spari a evento su Islam
e libertà di parola: un morto e 3 feriti
I servizi danesi: «Attacco terroristico»

Nel riquadro la foto del presunto terrorista diffusa dalla polizia
Nel riquadro la foto del presunto terrorista diffusa dalla polizia
Sabato 14 Febbraio 2015, 17:36 - Ultimo agg. 18 Marzo, 05:40
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C'è un morto a Copenaghen in seguito agli spari contro il caffè Krudttoenden, dove si teneva un dibattito su blasfemia e libertà di espressione cui partecipavano l'ambasciatore di Francia in Danimarca ed il vignettista svedese Lars Vilks. Lo ha riferito la polizia, secondo cui obiettivo dell'attacco era proprio il disegnatore che nel 2007 ritrasse Maometto con il corpo di un cane.

Il morto è un civile, un uomo di 40 anni non ancora identificato: nel bilancio anche tre poliziotti feriti.

A sparare sarebbe stato un solo attentatore - ora ricercato - mentre alla conferenza parlava l'ambasciatore di Francia in Danimarca, che poco dopo ha twittato: sono ancora vivo nella stanza.

Testimoni hanno raccontato di aver visto un uomo con il volto mascherato correre nei pressi del luogo in cui è avvenuta la sparatoria.

L'AUDIO DELLA SPARATORIA SUL SITO BBC

Il convegno si intitolava «Arte, blasfemia e libertà di espressione». Secondo la tv danese TV2, in una finestra del Krudttoenden cafe ci sono almeno una trentina di fori di proiettile. Helle Meret Brix, organizzatore dell'evento ha precisato che Vilks non è stato colpito. L'artista svedese da quando si trova in Danimarca vive sotto scorta. Il coffee-bar a Copenhagen è noto per organizzare concerti jazz. Niels Ivar Larsen, uno degli artisti presenti al convegno ha confermato di avere visto due feriti.

La sparatoria a Copenaghen contro il convegno su libertà di espressione e Islam è stato probabilmente un attacco terroristico. Lo indica il servizio di sicurezza nazionale danese. La conferenza sulla libertà di espressione voleva essere «un omaggio a Charlie Hebdo». Lo scrive il sito di Le Monde, aggiungendo che l'attacco è avvenuto subito dopo l'inizio del convegno mentre l'ambasciatore francese in Danimarca, Fran‡ois Zimeray, stava introducendo il dibattito.