Grecia, attesa sui mercati dopo la vittoria di Siryza: timori per il debito. Ma ombrello Bce riduce tensione

Grecia, attesa sui mercati dopo la vittoria di Siryza: timori per il debito. Ma ombrello Bce riduce tensione
Domenica 25 Gennaio 2015, 19:19 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 00:13
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La vittoria di Syriza alle elezioni in Grecia tiene in apprensione i mercati, preoccupati per il destino del debito di Atene, circa 320 miliardi di euro.



«Trionfa Tsipras, l'euro-terrore»: così titola online il tabloid tedesco Bild. Sotto il titolo, una foto del probabile futuro premier con il pugno alzato.



Gli analisti sembrano però escludere reazioni isteriche, un po' per l'effetto paracadute rappresentato dal quantitative easing lanciato giovedì dalla Bce e un po' per il fatto che - dopo il piano di aiuti condizionato alle misure di austerity imposte dalla troika (Fmi, Ue, Bce) - l'esposizione verso i privati, secondo i dati elaborati da Ig Markets, è scesa dal 59% al 17% del totale, a fronte di un 62% in mano ai governi dell'Eurozona, un 11% della Bce e un 10% dell'Fmi.



Insomma qualora dovesse aprirsi un tema di taglio del debito greco - punto qualificante del programma del movimento guidato da Alexis Tsipras - questa volta, a differenza che nella crisi del 2010, il problema sarà in primo luogo dei governi e della istituzioni europee e non di banche e fondi. «Il tema del contagio non è del tutto superato me si è ridotto», afferma Lucy O'Carroll, economista di Aberdeen asset management.



Gli analisti di Axa Investment Management ammettono che «le incertezze sulle trattative tra la Grecia e i creditori internazionali faranno le loro vittime tra gli asset rischiosi» ma si aspettano un effetto «marginale» sul complesso dell'Eurozona. Lo stesso Tsipras ha detto di non avere come obiettivo l'uscita dall'euro e dunque dovrà cercare un compromesso con i suoi creditori, anche per non vedere i bond di Atene esclusi dagli acquisti della Bce.



La conferma di una vigilia tranquilla arriva anche dall'andamento dei rendimenti e degli spread dei titoli sovrani nell'Eurozona, scesi a livelli bassissimi grazie all'ombrello della Bce. Unica eccezione i bond greci, che nelle ultime sedute hanno registrato un'inversione della curva dei rendimenti, con i titoli triennali che rendono di più dei decennali (il 9,7% contro l'8,1%), segno che il mercato teme una ristrutturazione che andrà a colpire maggiormente le scadenza più vicine.