Jacqueline Kennedy, la nuova biografia svela i retroscena della first lady tra alcol e sesso

Jacqueline Kennedy, la nuova biografia svela i retroscena della first lady tra alcol e sesso
Sabato 3 Ottobre 2015, 18:04 - Ultimo agg. 18:31
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Fili di perle e tailleur, sì, ma anche alcol, insicurezza, sofferenza e sesso. Questo e molto altro nella nuova biografia dedicata a Jackie Kennedy Onassis.



in un turbinio di feste e notti newyorkesi, nei locali più in voga di Manhattan nel tentativo di superare un lutto terribile, l'ossessione di quel fatidico 22 novembre 1963 quando, a Dallas, strinse la testa del Presidente tra le mani per tenere insieme quello che rimaneva del cranio.



Il nuovo lavoro di Barbara leaming, intitolato «Jaqueline Kennedy Onassis. La biografia mai raccontata», narra i retroscena della vita di una delle first lady più amate e copiate della storia.



Impeccabile icona di stile ed eleganza, nel tempo libero Jackie nascondeva una vita fatta di feste turbolente nei locali più in voga di Manhattan nel tentativo di superare un lutto terribile, l'ossessione di quel fatidico 22 novembre 1963 quando, a Dallas, strinse la testa del Presidente tra le mani per tenere insieme quello che rimaneva del cranio. Uno shock profondo che finì per trasformarla da simbolo femminile positivo a personaggio scomodo.



Dopo «Mrs. Kennedy: The Missing History of the Kennedy Years» del 2011, grazie alla scoperta di materiali nuovi, la scrittrice aggiorna e approfondisce la storia di Jacqueline Kennedy Onassis che arriva in Italia per i tipi di Odoya. Dalla gioventù di Jackie, primogenita di una famiglia dell'alta società newyorkese, ai retroscena di un matrimonio solo apparentemente da favola con John Fitzgerald Kennedy, costellato dai tradimenti e dalla presenza delle amanti di un marito che finisce per relegarla nel ruolo di sorella, più che di moglie. E poi l'assassinio di JFK, che segnò in maniera più profonda di quanto ci è stato raccontato Jacqueline.



Barbara Leaming documenta la lotta di Jackie con i tormenti che la accompagnarono nei successivi 31 anni di vita, chiamandoli per la prima volta con il loro nome: disturbo post-traumatico da stress.
Qui si intrecciano rivelazioni, aneddoti, ma anche dettagli della morte di Kennedy (Jackie che bacia le dita, la bocca del marito morto, gli sfila la fede insanguinata, cerca di indossarla ma è troppo grande per lei). Il lutto, la solitudine, il ritorno in pubblico e alla vita mondana, le compagnie improbabili e i tanti, tantissimi uomini. Tra cui l'architetto John Warnecke, quello che costruì proprio la tomba di JFK.