Omicidio Nemtsov, il mistero di Anna, la 23enne che era con lui: «Top model o una spia di Kiev?»

Omicidio Nemtsov, il mistero di Anna, la 23enne che era con lui: «Top model o una spia di Kiev?»
di Giuseppe D'Amato
Domenica 1 Marzo 2015, 06:17 - Ultimo agg. 09:37
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La classica bellezza slava dallo sguardo pieno di fascino e dai movimenti eleganti. Anna Duritskaja ha tutto per far impazzire un uomo. 23enne, top model ucraina, è la compagna di Boris Nemtsov, che ha assistito come unica testimone all'omicidio del politico russo davanti a San Basilio. La polizia l'ha interrogata per ore per chiarire ogni dettaglio dell'agguato.



Anna Duritskaja ha tante qualità, non solo la bellezza, altrimenti non sarebbe mai riuscita a carpire l'attenzione di una persona ambita che veniva considerata come una specie di scapolo d'oro. Nemtsov non era il tipico 55enne russo. Alto, con le spalle larghe come piacciono alle donne, fisicamente sempre in forma e di buon carattere ha fatto sognare generazioni di russe soprattutto alla fine dei turbolenti anni Novanta.



Proprio perché la vittima era così attraente qualcuno ha fatto girare sui media federali la notizia che gli investigatori non avrebbero scartato la pista passionale. Ma non ci sono conferme ufficiali.



UN BUON PADRE

Nemtsov era anche un buon padre. Così lo ricorda la sua ex convivente, Ekaterina Odintsova, madre dei due suoi figli. «Era un papà giusto e attento - ha detto la donna -. Mancherà ai nostri figli. Per noi l'amarezza è grande».



LA MACCHINA DEL FANGO

La potente macchina del fango e dell'odio, che ha caratterizzato col suo lavoro incessante questi lunghi e bui mesi di crisi ucraina, si è comunque messa in moto. La giovane top model, originaria di Kiev, è stata descritta sui social media come una specie di “Mata Hari” che avrebbe influenzato Nemtsov sulle sue idee contro la “Nuova Russia”, che si sta costruendo in Ucraina orientale. Diversamente non sarebbe potuto essere: come avrebbe potuto essere che uno degli uomini più belli e fascinosi di Russia avesse assunto posizioni così anti-patriottiche? Gelosie femminili? Di certo no.



La sensazione è che Anna Duritskaja sia finita in una storia molto più grande di lei e delle sue 23 ingenue primavere. La propaganda nazionalista farà di tutto per darle colpe che non ha.



I canali federali sono tornati dopo anni a parlare del liberale Boris Nemtsov, ammazzato davanti al Cremlino.



Il problema maggiore sarà raccontare ai russi, che per un 80% si informano attraverso le televisioni, qualche storia plausibile dopo l'ubriacatura patriottica iniziata con i moti del Maidan a Kiev. La bella Anna è capitata a fagiolo.



IL DIVORZIO DELLO “ZAR”

Da dopo gli scandali degli anni Novanta la lotta politica nella conservatrice Russia ha lasciato in secondo piano le scappatelle, gli amori segreti, la vita privata, gli “affaire” più inconfessabili dei personaggi di primo piano. È stato quasi un patto fra gentiluomini a tutela della propria privacy.



Lo stesso presidente Putin ha annunciato al Paese di aver divorziato dalla moglie Ljudmila dopo che le voci su Internet erano diventate incontrollate. «Va tutto bene, ho una mia vita», ha ammesso imbarazzato il capo del Cremlino senza una “first lady” ufficiale. La stampa Usa gli attribuisce una relazione stabile con due figli, nati all'estero. «Quando verrà il momento lui vi dirà tutto. È una questione personale», di recente ha cercato di smorzare l'interesse femminile il suo portavoce Peskov.