Migranti, Papa: «Basta stragi, crimini che offendono l'umanità»

Migranti, Papa: «Basta stragi, crimini che offendono l'umanità»
Domenica 30 Agosto 2015, 12:28 - Ultimo agg. 18:08
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«Cooperare con efficacia per impedire questi crimini, che offendono l'intera famiglia umana». È l'appello lanciato dal Papa all'Angelus ricordando che «anche nei giorni scorsi numerosi migranti hanno perso la vita nei loro terribili viaggi». Francesco ha pregato in particolare per le 71 vittime trovate in un camion sull'autostrada in Austria.

«Purtroppo anche nei giorni scorsi - ha detto il Pontefice dopo la recita della preghiera mariana - numerosi migranti hanno perso la vita nei loro terribili viaggi». «Per tutti questi fratelli e sorelle, prego e invito a pregare», ha proseguito. «In particolare, mi unisco al cardinale Schoenborn - che oggi è qui presente - e a tutta la Chiesa in Austria nella preghiera per le settantuno vittime, tra cui quattro bambini, trovate in un camion sull'autostrada Budapest-Vienna», ha aggiunto sottolineando la presenza dell'arcivescovo della capitale austriaca. «Affidiamo ciascuna di esse alla misericordia di Dio - ha concluso -; e a Lui chiediamo di aiutarci a cooperare con efficacia per impedire questi crimini, che offendono l'intera famiglia umana». «Preghiamo in silenzio per tutti i migranti che soffrono e per quelli che hanno perso la vita», è stato quindi l'invito del Papa ai fedeli.

La beatificazione, ieri ad Harissa, in Libano, del vescovo siro-cattolico Flaviano Michele Melki, martirizzato cento anni fa nel contesto delle persecuzioni anti-cristiane dell'Impero ottomano, «sia anche di stimolo ai legislatori e ai governanti perchè ovunque sia assicurata la libertà religiosa; e alla comunità internazionale perchè si ponga fine alle violenze e ai soprusi», ha detto il Papa, come quelle che vedono i cristiani perseguitati «in Medio Oriente e in altre parti del mondo».

«Nel contesto di una tremenda persecuzione contro i cristiani - ha continuato il pontefice a proposito del vescovo Melki -, egli fu difensore instancabile dei diritti del suo popolo, esortando tutti a rimanere saldi nella fede». «Anche oggi, in Medio Oriente e in altre parti del mondo - ha proseguito -, i cristiani sono perseguitati». «La beatificazione di questo Vescovo martire infonda in loro consolazione, coraggio e speranza - ha aggiunto -.

Ci sono più martiri di quelli che c'erano nei primi secoli». «Ma sia anche di stimolo ai legislatori e ai governanti perchè ovunque sia assicurata la libertà religiosa - ha concluso il Pontefice -; e alla comunità internazionale chiedo di fare qualcosa perchè si ponga fine alle violenze e ai soprusi».

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