Stragi di Parigi, arrestato a Stoccarda l'uomo che ha armato il commando

Stragi di Parigi, arrestato a Stoccarda l'uomo che ha armato il commando
Lunedì 14 Dicembre 2015, 17:20 - Ultimo agg. 28 Novembre, 16:43
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Oggi in Francia bandiere tricolori a tutte le finestre per l'omaggio solenne ai 130 morti e ai 350 feriti degli attentati del 13 novembre.





Il discorso di Hollande. Con parole durissime, il presidente Francois Hollande ha cominciato il suo discorso in memoria delle vittime agli Invalides: «Un'orda di assassini ha colpito 130 dei nostri», ha detto il capo dello Stato. «La Francia farà di tutto contro il terrorismo, senza pietà, per proteggere i nostri figli. Dopo aver seppellito i morti, ripareremo i torti dei sopravvissuti». «È perchè amavano la vita che sono stati massacrati. Centotrenta di noi - ha continuato - 130 risate che non sentiremo più». La «Francia resterà se stessa così come l'avevano amata coloro che sono scomparsi. Se ci fosse bisogno di una ragione per restare in piedi, per batterci per i nostri principi e difendere la nazione, la ritroveremo nel loro ricordo». «Loro - ha detto Hollande - hanno il culto della morte, ma noi, noi abbiamo l'amore per la vita».

Dopo 16 minuti, si è concluso il discorso di Francois Hollande. Il presidente della Repubblica ha chiuso il suo omaggio alle vittime affermando che «nonostante le lacrime, questa generazione è diventata il volto della Repubblica». La cerimonia solenne agli Invalides si chiude sulle note del 'Va Pensiero', dal Nabucco di Giuseppe Verdi. L'orchestra della Guardia repubblicana comincia a suonarla mentre il presidente Francois Hollande si allontana in automobile.

La protesta. Nella solennità del momento, prende però forma anche la contestazione di alcune famiglie di vittime che hanno rifiutato l'invito a partecipare alla cerimonia, denunciando l'assenza di «decisioni forti» dello stato all'indomani del precedente attentato terroristico di quest'anno, quello del 7 gennaio contro la redazione di Charlie Hebdo.

Le indagini. È stato convalidato in arresto uno dei tre fermi compiuti ieri durante le operazioni antiterrorismo in Belgio. Lo riferisce l'agenzia Belga. Il capo d'accusa, come per gli altri arrestati finora portando il totale a 6, è partecipazione ad attività terroristiche e omicidio terroristico per gli attentati compiuti a Parigi.

Un uomo è stato invece arrestato a Stoccarda perchè sospettato di aver venduto quattro fucili d'assalto agli attentatori di Parigi. Secondo il quotidiano tedesco la Bild l'uomo arrestato a Stoccarda «ha origini arabe». Lo scorso 7 novembre, sei giorni prima delle stragi di Parigi, avrebbe venduto online due AK 47 fabbricati in Cina e due Zasatva M70 prodotti nell'ex Jugoslavia. Da quattro email trovate sullo smartphone dell'uomo si evince inoltre che era in contatto con un «un arabo a Parigi», scrive ancora la Bild.



Nel giorno del ricordo la madre di Mohammed Abrini, il secondo presunto terrorista per il quale è stato emesso un mandato internazionale d'arresto in relazione agli attentati di Parigi, ha lanciato un appello al figlio perchè si arrenda. Intervistata dal quotidiano belga La Derniere Heure, Moumina Abrini, ha detto di aver visto il figlio l'ultima volta la sera degli attentati, quando lasciò Mohammed davanti ad uno snack bar a Bruxelles alle 20.30. Secondo la madre il figlio non si è radicalizzato. «È gentile, servizievole - ha detto - si veste normalmente». «Voglio dire - ha detto ancora - che non è armato e pericoloso come si dice. Dico a mio figlio che può venire a casa per arrendersi». Moumina Abrini non ha negato che il figlio conoscesse l'altro ricercato, Salah Abdeslam. «Era un vicino, si conoscevano dall'adolescenza, ci conosciamo tutti nel quartiere», ha spiegato. Nella nota diffusa il 24 novembre dalla procura di Bruxelles, che annuncia il mandato di cattura, si precisa che Abrini è stato ripreso dalle telecamere mentre l'11 novembre, due giorni prima degli attacchi di Parigi, guida l'auto usata negli attentati. Nel video si vede Abrini ad una stazione di servizio nel nord della Francia insieme a Salah Abdeslam, l'ottavo uomo del commando di terroristi. Abrini, 30 anni, viene descritto come «pericoloso e probabilmente armato».

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