Terrorismo, Valls: «In migliaia pronti a colpire in Francia»

Terrorismo, Valls: «In migliaia pronti a colpire in Francia»
Mercoledì 21 Gennaio 2015, 11:39 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 08:52
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In Francia la minaccia terroristica resta «molto elevata, è una verità che dobbiamo dire ai francesi»: lo ha detto il premier, Manuel Valls, nel corso di un intervento a Parigi. «Il rischio zero non esiste più», ha continuato il premier, aggiungendo: «Il nostro dovere è agire con la più grande determinazione».



«Il numero di individui radicalizzati che possono passare all'azione nel nostro territorio non cessa di aumentare», ha continuato il premier francese, tornando a parlare di circa 1.300 persone coinvolte in qualche modo nella jihad, un aumento del 130% rispetto allo scorso anno.



Alle circa 1.300 persone coinvolte in qualche modo nella jihad, ha continuato il capo del governo francese, si aggiungono «400 o 500 persone implicate nelle filiere più anziane», come quella afghano-pakistana, e numerose altre cellule a rischio. In tutto, sono circa 3.000 persone. «Una sfida radicale», ha concluso il premier.



Valls ha annunciato poi la creazione di 2.600 posti di lavoro per combattere il terrorismo. Di questi, ha precisato, 1.400 assunzioni saranno effettuate nei prossimi tre anni al ministero dell'Interno. Inoltre un pacchetto aggiuntivo di 425 milioni di euro verrà destinato nei prossimi tre anni alla lotta al terrorismo. Il premier francese ha precisato che parte di questa somma servirà a prevenire l'arruolamento nella jihad: Uno sforzo senza precedenti», ha commentato. Il premier ha anche annunciato una speciale piattaforma internet per combattere le azioni di reclutamento dei fondamentalisti islamici.



Verranno inoltre stanziati nuovi mezzi per la formazione degli Imam responsabili della preghiera nelle carceri, con un bilancio statale che verrà raddoppiato. Come anche il numero: ai 182 Imam esistenti se ne aggiungeranno altri 60. «La Repubblica è in piedi, prendiamo misure eccezionali, all'altezza della minaccia», ha sottolineato il premier, parlando di «determinazione implacabile» contro il terrorismo.