Consulta, nuova fumata nera. Niente quorum anche per il Csm. Renzi: «Soluzione di alto livello»

Consulta, nuova fumata nera. Niente quorum anche per il Csm. Renzi: «Soluzione di alto livello»
Giovedì 18 Settembre 2014, 11:04 - Ultimo agg. 19 Settembre, 17:51
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Ancora una fumata nera, al tredicesima, per l'elezione di due giudici costituzionali da parte del Parlamento in seduta comune. Secondo quanto apprende l'agenzia Ansa da fonti parlamentari, nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto dei 3/5 dei componenti dell'Assemblea, pari a 570 voti. Servirà quindi una nuova votazione, prevista martedì 23 settembre alle ore 12.

Ecco i risultati della votazione per i giudici della Consulta. Violante ha preso 542; Bruno, 527; Besostri, 32; Bertolissi, 30; Zanettin, 11; Barbera, 7.

I voti dispersi sono stati 45, 145 le schede bianche e 42 le nulle.

Niente quorum anche per l'elezione di due membri laici del Csm: a quanto apprende, nella votazione del Parlamento in seduta comune nessuno ha raggiunto la quota di 514 voti necessari per far scattare l'elezione (servivano i 3/5 dei votanti). Servirà quindi una nuova votazione.

Il presidente della Consulta Giuseppe Tesauro si ribella e attacca: «La Corte Costituzionale merita ben altro trattamento» rispetto ad «uno spettacolo che non meritano anche i cittadini italiani».

«Sicuramente continueremo a votare Violante e Bruno», ha detto il capogruppo Pd, Roberto Speranza, confermando Luciano Violante e Donato Bruno, i due candidati di Pd e Fi, che oggi hanno incassato, rispettivamente, 542 e 527 voti.

Di Battista. «Presidente Napolitano, con il massimo rispetto, ma come si permette di interferire in questo modo sulle scelte del Parlamento? Non si vergogna nemmeno un istante?». Lo scrive il deputato del M5S Alessandro Di Battista sul suo profilo facebook. «Osa accusare il M5S, come sempre, di questa impasse, quando l'impasse l'avete causata soltanto voi con i vostri soliti tentativi di preservare la casta», aggiunge il parlamentare romano.

«Pd e Pdl sono ormai accorpati e blindati. Se le facciano di notte queste spartizioni, ieri abbiamo votato scheda bianca e loro, come risposta, si sono incontrati a Palazzo Chigi. La nostra disponibilità l'abbiamo data, la nostra pazienza è finita, votino di notte e ci facciano lavorare di giorno», dice Luigi Di Maio, M5S, a Radio 24. Ma voi potreste aprire a candidati istituzionali? «Renzi - risponde Di Maio - vuole Violante alla Corte Costituzionale, ma Violante non è compatibile con la nostra etica politica, finché è così non si va avanti. Piuttosto che venire da noi e proporre un nome pulito, si preferisce incontrare Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi». Ma se vi chiamasse il capo dello Stato per un nome di alto profilo? «Se Renzi avesse abolito l'Irap sulle imprese, noi avremmo votato, ma non l'ha mai fatto. Ho perso le speranze, non ragiono più con i se e con i ma».

Renzi. «Il Presidente della Repubblica ha totalmente ragione nel merito e nel metodo: si deve andare veloci» in Parlamento per l'elezione dei membri di Consulta e Csm. Così risponde il premier Matteo Renzi a chi lo interpella sullo stallo delle Camere. «Credo che il Parlamento oggi o nei prossimi giorni troverà una soluzione di alto livello». Renzi ha detto di condividere le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. «Vediamo se nelle prossime ore o nei prossimi giorni si chiuderà la partita sia della Corte Costituzionale che del Csm».

Legge elettorale. «Spero che» la legge elettorale «venga calendarizzata la prossima settimana. È una priorità», ha continuato Renzi a chi gli domanda se l'incontro di ieri con Silvio Berlusconi sia stato risolutivo sulla legge elettorale.

Forza Italia conferma il tandem Violante-Bruno per la Consulta e Pierantonio Zanettin per il Csm. Le indicazioni di voto sono arrivate questa mattina via sms ai parlamenti azzurri prima della votazione del Parlamento in seduta comune a Montecitorio. Una indicazione che non è servita però a sbloccare lo stallo.

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