Bonino: «Parigi ha violato i trattati però sull’immigrazione l’Ue ha fallito»

Bonino: «Parigi ha violato i trattati però sull’immigrazione l’Ue ha fallito»
di Gigi Di Fiore
Lunedì 15 Giugno 2015, 08:37 - Ultimo agg. 08:58
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Ministro degli Esteri, commissario europeo, ministro per le Politiche europee: per le sue esperienze politiche, Emma Bonino può essere considerata un’esperta di problemi internazionali. Immigrazione, Isis, intolleranza razziale sono i nuovi, e antichi, drammi su cui oggi si misurano le politiche europee e italiane.



Emma Bonino, cos’è il progetto che ha annunciato con il consigliere comunale di Roma, Riccardo Magi?

«È il risultato del lavoro di Magi, consigliere comunale per il Partito radicale a Roma. Ha esaminato i costi e la gestione dei campi rom, diventandone un esperto».



E cosa avete concluso?

«Che molto dei 25 milioni di euro stanziati si è disperso in tanti rivoli, che ora conosciamo attraverso l’inchiesta nota come Mafia capitale. E cerchiamo alternative».



Quali?

«Un anno fa, proponemmo la raccolta di firme per un referendum sulla legge Bossi-Fini. Non riuscimmo a raggiungere il numero minimo che serviva. Oltre le chiacchiere sul commissariamento di Roma, pensiamo che sia il caso di studiare soluzioni di integrazione. Ci sono 180mila rom in Italia, la metà ha la nostra cittadinanza».



Cosa si è sbagliato nelle politiche sull’accoglienza?

«Si è agito sulla scia dell’emergenza. I campi sono degli obbrobri, ma non si risolve tutto con le ruspe che hanno bisogno di alternative. Bisogna studiare sistemazioni per piccoli gruppi. La cultura radicale esamina soluzioni concrete, non urla a vuoto».



L’Europa ha fallito nelle politiche sull’immigrazione?

«Hanno fallito le classi dirigenti europee in senso ampio. Quando 15 anni fa, l’allora commissario della Ue, Antònio Vitorino, propose una politica comune sull’immigrazione, tutti i Paesi membri la bocciarono sostenendo che si trattava di una questione affidata alle politiche nazionali che ne erano titolari. Fu miopia, ma ora tutti lo dimenticano e urlano che ci vuole più Europa».



Nessuno appoggiò Vitorino?

«Nessuno, la proposta venne respinta a furor di governi. Tacitata, con una visione dei problemi assai corta».



Che pensa del blocco attuato dalla Francia alla frontiera di Ventimiglia?

«A me pare, anche se la Francia nega, che si tratta di una violazione del trattato di Schengen, senza preavviso. La Francia avrebbe dovuto avvisare gli altri Paesi, ma ha deciso di adottare il pugno duro forse per populismo elettorale, inseguendo le tesi di Marine Le Pen. Credo ci siano margini per l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti della Francia».



Gli immigrati sono diventati un problema senza soluzioni?

«Lo saranno fino a quando nessuno spiegherà bene alla gente che cosa succede. A Ventimiglia, i migranti già trovano soluzioni alternative utilizzando nuovi valichi, in viaggi che arricchiscono altri trafficanti».



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