"Al Nord rimane la Lega. Da oggi si parte al Sud ma dico no a chi pensa di prendere un tram per salvare la poltrona. Onestà e fedina penale sono i pre-requisiti per evitare rischi di infiltrazioni", afferma il segretario del Carroccio.
Europa, euro, immigrazione, sistema fiscale diverso, giustizia e legalità. Sono questi i '5 semplicissimi punti' come li ha definiti Matteo Salvini, contenuti nella carta dei valori del nuovo soggetto politico del leader della Lega da oggi in campo per il centro sud.
IL PROGRAMMA "Presentiamo all'Italia un progetto diverso da quello di Renzi", ha detto nel corso di una conferenza stampa alla Camera. "Al primo punto - ha spiegato Salvini - mettiamo la difesa del Made in Italy, che passa per il superamento dell'euro, per la revisione di tutti i trattati. Vogliamo riprenderci la nostra sovranità. L'Europa - ha detto - non è la soluzione ma la fonte principale dei nostri problemi". Quanto al tema dell'immigrazione "non siamo contrari - ha detto - ma l'immigrazione deve essere controllata e qualificata, la Lega ce l'ha con la giungla". E ancora: "Le nostre ricette economiche - ha detto Salvini - sono completamente diverse da quelle di Renzi, un'aliquota fiscale unica secca è possibile uguale per tutti al 15 percento. Vogliamo l'abolizione degli studi di settore ed una visione che mette al centro l'uomo. Per noi ci sono i cittadini e sotto lo Stato". "Chiediamo infine certezza della pena, - ha detto Salvini - sgombero delle case popolari occupate abusivamente, chiusura campi rom. Non il paradiso in terra, ma un posto dove tutti hanno stessi diritti e doveri".
Il simbolo. «Spero che Salvini si renda conto dell'equivoco - aggiunge Pisani - e modifichi il simbolo della sua lista per il Sud in quanto l'originario movimento politico e legale »Noi«, come anche »Noi consumatori«, ha da sempre nel suo statuto e come mission principale la difesa del Sud e dei valori civili e tradizioni meridionali».
Pisani annuncia di riservarsi «24 ore di tempo per fare ricorso alle autorità competenti. Si tratta di una chiara ed evidente appropriazione indebita di un simbolo e di un logo da me per primo in uso da anni».