Pd, nuovo scontro sulle primarie: frenata sulla partecipazione di Ncd

Roberto Speranza
Roberto Speranza
Lunedì 14 Dicembre 2015, 17:09 - Ultimo agg. 28 Novembre, 11:17
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Neanche quarantotto ore dopo, la «moratoria» sulle primarie lanciata da Matteo Renzi è già un ricordo. Avrebbe dovuto durare fino a gennaio e invece l'ipotesi, annunciata dal Pd napoletano mercoledì sera, che Ncd possa partecipare alla scelta del candidato di coalizione nel capoluogo partenopeo, fa salire la sinistra Dem sulle barricate. Perché sembra concretizzare il timore che alle comunali del 2016 possa vedersi l'embrione del «partito della nazione».

Lo scontro si accende a metà giornata: «Spero che arrivi presto una smentita da parte dei vertici del Nazareno», dichiara Roberto Speranza. E la smentita arriva. Prima da Ncd, poi dagli esponenti campani del partito: niente primarie insieme. Ma nè dal Pd nè dall'area centrista escludono che nei prossimi mesi si possa costruire una convergenza su candidati 'civicì, come Giuseppe Sala a Milano e la manager Celeste Condorelli a Napoli. In giornata il vicesegretario Lorenzo Guerini e la responsabile enti locali del Pd Valentina Paris hanno riunito i vertici locali del Pd delle principali 24 città al voto, per un giro di orizzonte.

In alcuni capoluoghi il lavoro è più avanzato e ci si muove nell'ambito della coalizione di centrosinistra, in altri, come a Torino, la sinistra si è staccata, in altri ancora, come a Roma, la nebbia è ancora fitta. Nella capitale torna a circolare l'ipotesi che Alfio Marchini possa concorrere alle primarie, soprattutto se l'avversario scelto dal centrodestra per il Campidoglio sarà Giorgia Meloni. Ma i giochi non sono ancora aperti, anche perchè resterebbe Franco Gabrielli il candidato preferito dai vertici Pd: su di lui prosegue il pressing, nonostante il prefetto abbia già opposto un fermo no.

A Bologna è invece alto il nervosismo dentro il partito per l'ipotesi che l'uscente Virginio Merola possa essere sostituito da un altro candidato (al nome di Elisabetta Gualmini si affianca quello del ministro Gianluca Galletti), ma la decisione sarebbe rinviata a gennaio, anche alla luce dell'andamento dei sondaggi. A Milano resta ferma l'intenzione del Nazareno di puntare su Giuseppe Sala nelle primarie di coalizione, ma dopo che Giuliano Pisapia ha avanzato il nome della sua vice Francesca Balzani si attende un incontro del sindaco con Renzi per fare chiarezza. Il nome di Sala potrebbe essere sostenuto anche dai centristi. Così come a Napoli, altra 'piazzà di fuoco, potrebbero appoggiare un candidato civico. Ed è questa ipotesi ad accendere lo scontro nel Pd.

«Basta giochi delle tre carte. Basta partito della Nazione, dobbiamo ricostruire il centrosinistra», insorge Roberto Speranza, di fronte all'ipotesi, comunicata dal partito locale, che alle primarie partecipi anche Ncd. Gioacchino Alfano, coordinatore di Ncd in Campania, dopo le proteste smentisce: «Non parteciperemo mai alle primarie». Finora, sottolinea dal Pd la segretaria regionale Assunta Tartaglione, si sono solo avviati «percorsi che devono essere condivisi».

Di «un primo momento di confronto» parla anche il segretario Pd a Napoli Venanzio Carpentieri.
Ma un pezzo consistente di Ncd, così come Scelta civica sarebbe pronto a sostenere un candidato in coalizione con il Pd. Allargare - se non ufficialmente, almeno ufficiosamente - la platea delle primarie, ammette qualche esponente renziano, potrebbe tornare utile anche per 'neutralizzarè la forza di Antonio Bassolino nella base Dem. Ma per ora gli esponenti del Nazareno restano fedeli alla moratoria dettata dal segretario. Il percorso è avviato, ma non è ancora il momento delle decisioni.
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